Caos in Regione, M5S: Costretti a lasciare il Consiglio per grave dissenso politico

Comunicato Stampa

Polemiche in Consiglio Regionale. Il M5S accusa: costretti a lasciare il consiglio. Ecco cosa è successo.

“Un clima da bisca clandestina con riunioni carbonare e febbrili trattative spartitorie per la legge più importante, con cui si decide come spendere i soldi dei cittadini campani. Questa è la realtà che i cittadini campani devono conoscere. E quando abbiamo denunciato quest’andazzo e non ci siamo piegati a nessun ricatto, la maggioranza ha fatto cartastraccia dei nostri 103 emendamenti violando pesantemente il Regolamento del Consiglio”. Lo denuncia Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle, commentando l’approvazione – ieri notte – a maggioranza del Collegato alla legge di Stabilità 2016.

“Di fronte a queste pratiche di illegalità siamo stati costretti – tutti e sette consiglieri del Movimento 5 Stelle – ad abbandonare l’aula per grave dissenso politico, perché la democrazia in Consiglio con De Luca non esiste più”. “Un testo che lo stesso assessore D’Alessio ha definito ‘piccolo’ e, sono parole sue, ‘sicuramente migliorabile’ – afferma Ciarambino – Noi del M5S, con senso di responsabilità, abbiamo provato a migliorarlo presentando 103 emendamenti, tutti di merito, che, se approvati o quanto meno presi in considerazione, avrebbero reso migliori le condizioni di vita dei cittadini della Campania”.

“E invece ci hanno ostacolato in tutti i modi, a cominciare dalla riunione della Capigruppo nella quale, con un colpo di mano, il centrosinistra, d’accordo con la finta opposizione di centrodestra, ha stabilito di contingentare i tempi del dibattito – evidenzia – a discapito della democrazia e con il solo scopo di perseguire i loro comuni interessi e quelli dei loro amici, a partire dalle lobby del cemento”.

“La maggioranza, con il solito fare arrogante, ci ha negato la Giunta per il regolamento che avevamo chiesto – aggiunge – e ha violato il regolamento del Consiglio, non trasmettendoci gli emendamenti dichiarati inammissibili prima della seduta consiliare, insieme alle motivazioni, così come previsto”.

“Li hanno dichiarati inammissibili mentre si stava già svolgendo la seduta, perché non ci eravamo piegati alla loro richiesta di accordo – conclude Ciarambino – Le regole sono l’unica garanzia democratica e vengono sistematicamente violate da questa maggioranza, ma il Pd ha dimostrato anche con le primarie a Napoli, di non avere rispetto per alcuna regola, né le loro né quelle della democrazia”.

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