Capaccio, restrizioni sulle biomasse, Cetta: integrazioni inutili

Emilio Malandrino

Il consigliere comunale del Partito Democratico attacca l’amministrazione comunale: “Da loro solo bugie”.

CAPACCIO. Il nuovo piano del comune per rendere più complesso l’iter per la realizzazione di centrali a biomasse non è stato accolto da tutti positivamente. Per il consigliere comunale Pd, Pasquale Cetta, quanto approvato in consiglio comunale mette in evidenza “la debolezza dell’attuale maggioranza amministrativa che ancora una volta dimostra di rincorrere ogni criticità che si presenta sul nostro territorio senza una strategia precisa e peggio ancora senza una programmazione degli interventi”.

Per Cetta, infatti, “Non si può non constatare che solo nel nostro comune le politiche energetiche non hanno mai rappresentato una vicenda meritevole di attenzione amministrativa o di riflessione per tutelare gli interessi dei residenti. Non si è pensato mai di programmare un piano per i consumi energetici di competenza comunale né è stato favorito l’intervento dei privati per gli impianti di fotovoltaico o di minieolico, tranne i pochi esempi di produzione di biogas esercitato dagli impianti di alcune aziende lungimiranti”.
I vincoli ambientali e locali, secondo il consigliere Pd, “sono assolutamente scoraggianti e disincentivanti per qualsiasi tipo di iniziativa volessero intraprendere i cittadini o le imprese del territorio” e “l’integrazione votata dalla maggioranza al Regolamento Edilizio Comunale, tra l’altro senza accennare alla minima discussione e valutazione è pertanto inutile, anche se volta a contrastare l’insediamento dell’impianto Biomasse a combustione in Località Sorvella, essendo la questione di competenza del Consiglio dei Ministri”.

Cetta, poi, punta il dito anche contro il Puc, atteso da tempo, “un Puc che avrebbe potuto programmare i diversi interventi e dare ordine (almeno si poteva sperare) in una materia che si attesta sempre più come necessaria oltre che di grande e generale interesse per ogni comunità locale. Niente di tutto questo Solo bugie e promesse disattese, ma ormai ci siamo abituati noi consiglieri comunali e si sono abituati ma non rassegnati la maggioranza dei cittadini, che si contrappongono sempre più alle esigue schiere di banditori, megafonisti di professione e porta voce dell’ultima ora.
Discutiamo come programmare un piano energetico comunale e approviamone entro breve uno schema di programmi di interventi che consentono a tutti di adeguarsi alle norme e nei limiti, di sfruttare le opportunità di finanziamento che vengono promossi a livello nazionale e regionale”.

Il consigliere dem conclude proponendo “che si dia incarico al Responsabile di settore competente di formulare entro il prossimo trimestre e non oltre, un Piano Comunale di Sviluppo Energetico con la stesura di uno specifico regolamento di attuazione e conseguente inserimento delle opere di interesse comunale nel prossimo Piano Triennale delle opere pubbliche”.

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