Discariche a cielo aperto nel cuore del Parco | FOTO

Katiuscia Stio

Rifiuti d’ogni genere gettati tra il verde: ritrovate tante micro discariche

BELLOSGUARDO. Lungo la SS 166 Degli Alburni, località Isca, dal km 30+600 al km34+200, tante micro discariche abusive a cielo aperto.
Uno scenario indecoroso quello che si presenta agli occhi. Cumuli di rifiuti abbandonati ovunque: frigoriferi, televisori, pneumatici, buste stracolme di bottiglie, calcinacci,carcasse di animali, interiora di maiale appena macellato, scarpe, vestiti, residui di calcinacci, amianto, vetro, plastica, contenitori di detersivi, ceramica e sacchi contenenti chissà cosa. Li si notano sotto i ponticelli, lungo i pendii dei terreni, ai lati delle carreggiate in bella vista, nelle cunette. L’acqua che scorre lungo il tragitto e che sfocia nel Torrente Fasanella è spumosa e salmastra. L’odore nauseabondo. La folta vegetazione ricopre del tutto alcuni rifiuti, mentre altri solo parzialmente, altri ancora sono stati gettati di recente.
Le foto sono state scattate lungo la tratta SS 166 Degli Alburni che dal bivio del Ponte sette Luci, sotto cui scorre il torrente Fasanella che poi si congiunge con il fiume Calore, arriva all’area pic-nic, in località Bosco Macchia, realizzata con i fondi del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.
Le falde acquifere potrebbero essere state inquinate, mentre il deturpamento dell’ambiente e del paesaggio parrebbe palese.

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