Centrale a biomasse a Capaccio, ennesima interrogazione al Governo

Redazione Infocilento

Il deputato Pd Tino Iannuzzi presenta una nuova interrogazione sulla centrale a biomasse a Capaccio.

Tino Iannuzzi, Parlamentare del Partito Democratico, ha presentato una nuova interrogazione al Presidente del Consiglio ed ai Ministri dello Sviluppo Economico, dei Beni Culturali, della Salute e dell’Ambiente sulla centrale a biomasse di Capaccio. L’obiettivo è quello di evidenziare le molteplici ragioni che si oppongono alla realizzazione dell’impianto in località Sabatella/Sorvella del Comune di Capaccio. La Interrogazione considera l’iter che ha condotto alla deliberazione dell’8 gennaio 2016, con cui il Consiglio dei Ministri ha autorizzato l’impianto, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni fissate dall’Istituto Superiore di Sanità’. È’ stato seguito un tortuoso e contraddittorio procedimento amministrativo, nel quale la Regione Campania, allora guidata dal Presidente Caldoro, con una decisione sbagliata ha dato via libera alla costruzione della centrale.

Tuttavia, per Iannuzzi, non sembrano superate le valutazioni negative dell’Istituto Superiore di Sanità’, per quanto riguarda il profilo prioritario legato alla tutela della salute delle Persone ; nonché del Ministero dei Beni Culturali (MIBAC) e della Soprintendenza Belli Arti e Paesaggio di Salerno ed Avellino per il profilo della mitigazione dell’ impatto sul paesaggio e in una zona di pregio elevato. Una zona che presenta anche tante produzioni agroalimentari di qualità ed una filiera lattiero-casearia per la produzione di mozzarella di bufala di eccellenza. Infatti, nel corso del procedimento, l’Istituto di Sanità’ ha più’ volte ribadito di non poter valutare, sulla base della documentazione progettuale trasmessa, generica e carente, il reale impatto sanitario ed ambientale della centrale nel territorio interessato, anche con riferimento a tutte le criticità’ che ne potrebbero derivare per la salute della popolazione. Parimenti il MIBAC ha evidenziato, pure in sede parlamentare in Commissione Attività Produttive lo scorso 19 novembre ed in risposta ad una mia precedente Interrogazione, le molteplici ragioni negative rispetto all’impianto, in particolare per l’impatto paesaggistico dell’opera ricadente in area contigua, ritenuta dal MIBAC area di protezione esterna del Parco Nazionale del Cilento e sottoposta ex lege a tutela paesistca.

L’Istituto di Sanità’ ha posto una serie di rilevanti prescrizioni ed il MIBAC ha richiesto di approfondire le azioni da parte della Società’ Biocogein per la mitigazione dell’impatto sul paesaggio e sotto il profilo della visibilità dell’impianto.

Non risulta, tuttavia, che queste prescrizioni e queste azioni per preservare il profilo paesistico si siano tradotte in nuovi ed approfonditi studi tecnico-scientifici, in documentazione integrativa, in modifiche, che dovrebbero essere particolarmente rilevanti e complicate, nella complessiva elaborazione progettuale della centrale. Ne’ tutte queste modifiche sono state in concreto approfonditamente valutate e verificate dall’Istituto Superiore di Sanità e dal MIBAC. Infatti i rischi ed i pericoli per la tutela della salute e la salubrità’ del contesto ambientale e di vita delle persone e per i valori paesaggistici vanno tutti e contestualmente verificati ex ante sul progetto completo di ogni aspetto, di ogni studio e di ogni necessario elaborato. Occorre assoluta e rigorosa certezza scientifica dell’assenza di qualsivoglia pregiudizio per la salute e per il contesto ambientale e paesistico. Inoltre la nuova Giunta della Regione Campania, eletta da qualche mese, ha già’ manifestato contrarieta’ e consistenti rilievi critici rispetto al progetto e deve potersi pronunciare ex novo sul progetto, anche alla luce dei programmi che intende portare avanti in questo campo. Infine, nei giorni scorsi, il Sindaco di Capaccio ha manifestato direttamente al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti le differenti e motivate ragioni ostative al progetto. Sussistono, quindi, tutte le condizioni per una rivisitazione della intera vicenda, ai fini di una nuova e ben diversa deliberazione in Consiglio dei Ministri e sulla base di nuove ed accurate verifiche ed approfondimenti istruttori da parte dell’Istituto Superiore di Sanità’, del MIBAC e della Regione Campania. Con questo ulteriore corso del procedimento, secondo Iannuzzi, saranno riconfermate le differenti e concorrenti ragioni che giustamente si oppongono alla realizzazione dell’impianto.

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