Fusione di comuni: proposte da Vallo di Diano, Golfo di Policastro e Alburni

Di Ernesto Rocco

La proposta di legge sui Piccoli Comuni ha riportato all’attualità le possibili fusioni di enti.

Per ottimizzare le risorse è stata presentata alla Camera l’11 novembre scorso la proposta di legge sui Piccoli Comuni con primo firmatario Emanuele Lodolini (Pd), e come secondo Davide Zoggia. Si tratta di una modifica del testo unico del dl 18 agosto 2000 n.267. Con il ddl Lodolini si stabilisce che il limite minimo perché possa esistere un comune è di 5000 abitanti. Tutte quelle amministrazioni che non rientrano in questo limite devono fondersi con altre. Punto e basta. E se non lo fanno, le Regioni devono obbligarli, e se queste a loro volta “disobbediscono” avranno la decurtazione del 50 % dei trasferimenti statali in loro favore. Insomma, o ti fondi, o ti taglio i fondi.
Nel Cilento e Vallo di Diano più della metà dei comuni sono a rischio ma la proposta di legge non è stata accolta da tutti negativamente.

Nel comprensorio valdianese già da tempo è stata avanzata l’ipotesi del Comune unico Vallo di Diano, proposta per la quale sono state raccolte oltre diecimila firme. Di recente la questione è anche tornata alla ribalta con i promotori che stanno provando a riavviare l’iter.

In passato anche nel Golfo di Policastro hanno pensato a qualcosa di simile. La proposta è arrivata nel 2014 dal sindaco di Ispani Giuseppe Iannicelli che ipotizzava un comune unico che potrebbe sorgere dalla fusione di cinque enti: Ispani, Sapri, Santa Marina, San Giovanni a Piro e Vibonati. San Giovanni a Piro, in realtà, ha già aderito di recente al coordinamento dei comuni del Monte Bulgheria, insieme a Celle, Camerota e Roccagloriosa. Un gruppo di enti non tanto lontano da un comune unico, considerato che l’obbiettivo è quello di collaborare, svolgere servizi insieme per arrivare un domani ad una fusione. Collaborazioni tra comuni sono già in atto nella valle dell’Alento e nell’Alto Cilento dove è stata fondata un’unione di comuni.
Negli Alburni, invece, il sindaco di Roscigno Pino Palmieri si è detto favorevole ad un comune unico dichiarandosi disponibile alla fusione dell’ente.
Non mancano però i pareri contrari: i “No” arrivano dall’Uncem ma anche dal Parlamentare cilentano Simone Valiante. Anche molti cittadini, però, non sembrano disposti a perdere il loro comune e la propria identità.

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