Aumento delle quote olio dalla Tunisia, Maraio: si tuteli il Dop del Cilento

Redazione Infocilento
Olio d'Oliva

Il consigliere regionale Enzo Maraio ha presentato un ordine del giorno in difesa dei prodotti campani.

SALERNO. Tutelare l’olio campano. È la parola d’ordine che ha spinto il consigliere regionale socialista Enzo Maraio, a depositare un ordine del giorno che ponga all’attenzione della Giunta Regionale il tema, quanto mai delicato, delle misure a tutela dei produttori dell’“oro verde”. La decisione è nata all’indomani della “volontà politica dell’Europa di sostenere l’economia tunisina attraverso le ulteriori agevolazioni fiscali, prevedendo l’incremento delle quote di olio da esportazione esente da dazio doganale”, come scrive lo stesso Maraio nel suo ordine del giorno.

I dati parlano chiaro. La Campania è tra le regioni italiane ad eccellere nella produzione di olio extravergine, non a caso conta cinque D.O.P.: Cilento (la zona di produzione comprende 62 comuni, posti a sud della provincia di Salerno, tutti inclusi nell’area del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano; interessa oltre 18mila ettari, pari al 30% circa del totale regionale e quasi al 50% circa della sola provincia di Salerno); Colline Salernitane (l’area di produzione interessa 86 comuni del salernitano; la superficie complessiva supera i 19.000 ettari e rappresenta circa la metà della superficie olivetata provinciale e il 33% di quella regionale); Irpinia-Colline dell’Ufita (l’area di produzione coinvolge 38 comuni dell’Ufita e della Media Valle del Calore, in provincia di Avellino; la superficie olivetata è di 3.500 ettari, con oltre 9000 aziende produttrici); Penisola Sorrentina (l’area di produzione si estende su 13 comuni della Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari, nonché l’isola di Capri; interessa oltre 4.000 aziende con circa 1.500 ettari di superficie investiti) e Terre Aurunche (l’area di produzione è situata a nord della provincia di Caserta; la superficie degli oliveti è di circa 6000 ettari, per una produzione annua media di olio pari a circa 18.000 quintali annui).

Al fine di tutelare l’intero comparto, già messo a dura prova dalla Xylella e dalle truffe con le quali quantitativi di olio “straniero” sono stati venduti con il marchio made in Italy, il consigliere Maraio impegna la Giunta Regionale ad assumere “le necessarie iniziative affinché venga tutelato l’olio Campano in quanto prodotto di eccellenza, che non venga danneggiata l’economia agricola Campana, e contestualmente vengano adottate opportune misure compensative a favore dei produttori di olio Campano”.

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