Ecco l’ultima intervista ad Angelo Vassallo: critiche al Pd, elogi per la Lega

Redazione Infocilento
Angelo Vassallo sindaco pescatore

In un’intervista dell’agosto 2010 il “Sindaco Pescatore” non risparmiò critiche al suo partito

Angelo Vassallo era un esponente del Pd, quel partito che all’indomani dell’omicidio accorse con tutti i suoi vertici ad Acciaroli per partecipare con commozione ai funerali. Ma se dopo la morte del Sindaco Pescatore i dem lo hanno eletto a figura simbolo, esempio di buon amministratore, in vita i rapporti tra Vassallo ed alcuni colleghi del Partito Democratico non erano certo idilliaci (soprattutto negli ultimi mesi) tanto che gli fu sbarrata la strada anche ad una candidatura in Parlamento. Il malcontento era tanto e due settimane prima di morire lo stesso Vassallo esprimeva tutte le sue perplessità in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno. “I Dem? sono lontani dalla gente”, disse, promuovendo invece addirittura l’operato alla Lega Nord.

Ecco il testo dell’intervista rilasciata alla giornalista Stefania Marino.
Per anni l’hanno chiamata il sindaco-pescatore ora sarà il sindaco leghista? Vassallo non cede alla provocazione e dati alla mano spiega le ragioni del suo concetto di federalismo. «Lo vede il porto? Il comune ha sempre investito sul porto di Acciaroli. I cittadini di Pollica si sono indebitati, proprio l’anno scorso abbiamo contratto un mutuo ventennale di 750 mila euro. Se domani mattina voglio installare una colonnina per l’acqua devo chiedere l’autorizzazione alla Regione Campania».
È un problema di proprietà o di gestione?
«Io non dico che i porti non debbano essere demaniali, ma per quale motivo la gestione amministrativa e operativa dei porti non può essere dei comuni? Voglio pulire lo specchio acqueo? Devo chiedere l’autorizzazione».
Seduto alla scrivania nell’ufficio comunale tra i nuovi locali destinati all’accoglienza dei turisti, Vassallo, si chiede perché ogni anno deve pagare l’affitto di muri costruiti anche con soldi propri. Circa 30 mila euro da sborsare a Palazzo Santa Lucia. Qui nel porto della Marina di Acciaroli, la volumetria delle imbarcazioni in transito parla da sé. È una fila di Aicon 64, Mangusta 80, Canados. Un turismo di alto livello, che una volta a terra si muove tra enoteche e boutique. Ad agosto è un via vai di imprenditori, graduati delle forze armate, vip, politici. Per quei 150 posti barca le chiamate iniziano a febbraio. Hai un motoscafo di 20 metri? Prego, sono 190 euro a notte. Se ha una lunghezza tra i 22 e i 25 metri la tariffa sale a 250 euro. Parte di questi soldi, vengono spesi per l’affitto. E Vassallo si chiede: «Perché devo pagare per una cosa che ho costruito io? Cioè noi ci dobbiamo indebitare per arricchire lo Stato?» E poi c’è la storia del fiore.
Sarebbe?
«Il giglio di mare che cresce sulla spiaggia di Acciaroli. Per conservare e tutelare quel fazzoletto di area demaniale dove cresce noi spendiamo 1000 euro l’anno».
Se l’è presa pure con la Provincia di Salerno per la mancata pulizia di alcune strade provinciali ricadenti nel suo comune.
«Perché la Provincia non fa una convenzione con i comuni? Le puliamo noi le strade e si risparmiano soldi. Il suo ritardo è un danno d’immagine e l’immagine è la prima cosa del turismo».
Perché abbraccia le tesi della Lega Nord?
«Perché è un partito che sta in mezzo alla gente, perché sa intercettare le esigenze dei cittadini».
E’ iscritto però al Pd.
«I rappresentanti del Pd sia a livello provinciale che regionale sono distanti anni luce dai cittadini, sono distanti persino da noi sindaci. I segretari? Amendola e Landolfi sono sempre arrabbiati. Se continua così, il Pd è destinato a morire».
A sinistra c’è Nichi Vendola: pollice verso anche su di lui?
«La politica è fatta anche da cosa riesci a trasmettere fisicamente, Vendola è molto più aperto, risolutivo. Non lo conosco di persona ma mi sembra un tipo concreto».
Accuse e critiche al Pd però, soprattutto in tempi d’elezioni siete dei punti di riferimento sul territorio.
«Quando bisogna cercare voti, sì. Io oramai lo faccio con relax. E tra un po’ non lo farò nemmeno più».
Passa alla Lega allora?
«No. Ma per me è l’unica speranza».

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