Campania: a rischio le prestazioni sanitarie nelle strutture convenzionate

Redazione Infocilento

Dopo i provvedimenti del commissario alla sanità scatta l’allarme.

Rischio di dover pagare le strutture private convenzionate già a partire da febbraio, dopo la sospensione degli ultimi tre mesi del 2015. A lanciare l’allarme è la Cisl Salerno che critica il provvedimento firmato dal commissario della sanità a Joseph Polimeni e dal subcommissario Claudio D’Amario, in cui si stabiliscono i tetti spesa per il 2016 e viene sancita una nuova suddivisione delle risorse.

Rispetto al passato il budget annuale viene suddiviso alle singole strutture, rifacendosi al fatturato 2014, su base mensile. “E’ qualcosa di inaccettabile – ha spiegato Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Fnp Cisl provinciale – solitamente questo avveniva negli ultimi tre mesi dell’anno solare ed era un fatto già grave. Adesso invece, con la nuova situazione, una volta esaurito il fondo stanziato per quella mensilità, il centro che avendo avuto una richiesta maggiore avrà ‘sforato’ sarà costretto a far pagare le prestazioni agli utenti, per cui se una prenotazione cade in un giorno con il budget già esaurito il paziente dovrà fare una nuova prenotazione sperando che essa non ricada in un giorno con prestazioni a pagamento. Ci sarà la corsa ad assicurarsi la prestazione nei primi giorni di ogni mese. Adesso ci viene negato anche il diritto ad ammalarci in Campania. E poi ci dicono di non andare in altre regioni. Questa è una situazione intollerabile che penalizza i cittadini e segnatamente le persone anziane. Viene calpestato il diritto alla salute sancito dalla costituzione, di cui a parole tutti si dicono rispettosi ed è uno scenario non degno di un Paese civile”.

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