Trivellazioni, M5S denuncia: calpestata la volontà espressa dal Consiglio

Comunicato Stampa

La denuncia: la Campania continua una battaglia a metà.

“Conferenza dei Capigruppo ah horas e una seduta del Consiglio sul rischio trivellazioni, in cui decidere come proseguire la battaglia a difesa dei nostri territori dallo scempio delle lobby petrolifere”. Sono le richieste di Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania, che ha inviato una lettera alla presidente del Consiglio regionale, Rosa D’Amelio, e a tutti i consiglieri.

“In totale assenza di qualunque condivisione e comunicazione istituzionale, abbiamo appreso che nell’incontro in Conferenza dei Consigli regionali a Roma, i delegati dell’assemblea regionale della Campania hanno fatto un passo indietro nella battaglia contro le trivellazioni”.

Il Consiglio regionale della Campania, a settembre scorso, come ricorda Ciarambino, “aveva approvato all’unanimità la richiesta di un referendum abrogativo di alcune parti dello Sblocca Italia”. La volontà del Consiglio regionale campano si unì a quella di altri Consigli regionali: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto.

L’obiettivo era annullare le facilitazioni normative alle trivellazioni ed evitare di espropriare territori e autorità locali delle decisioni che hanno un impatto così forte sul loro futuro e sulla salute dei cittadini.

“I quesiti referendari erano sei, la Corte costituzionale ha reputato ammissibile un solo quesito – ha ricordato Ciarambino – E dopo quella decisione si è tenuto un incontro a Roma al quale ha partecipato, in qualità di delegato il consigliere di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli, che ha annunciato di non voler andare avanti nel conflitto di attribuzione di poteri tra Stato e Regioni, che potrebbe ridare più forza al referendum”.

“Ha tenuto un comportamento inammissibile e gravissimo – sottolinea – Attraverso una decisione del tutto arbitraria ha annunciato un passo indietro della Campania nella battaglia contro le trivellazioni, tradendo la volontà di un intero Consiglio regionale. Ora venga a riferire in aula. Davanti a tali comportamenti di esponenti della maggioranza sorge il dubbio che non ci sia la reale volontà di contrastare gli interessi delle lobby e di difendere fino in fondo gli interessi dei cittadini campani, anche a costo di andare contro i decreti scellerati del Governo”.

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