In Campania treni “riciclati” dalla Toscana

Arturo Calabrese

Per chi viaggia su ferro le peripezie e le difficoltà da affrontare sono tantissime. Il tutto amplificato se si deve utilizzare il treno per andare a lavoro o a scuola ogni giorno.

Convogli sporchi, malfunzionanti, in ritardo e sovraffollati, sono soltanto alcuni dei disagi che i pendolari devono vivere. In altre parti d’Italia, la situazione è sicuramente migliore: lì i treni, quando vecchi e malridotti, vengono sostituiti. Qual è il loro destino? Lo sfasciacarrozze? Interventi di riparazione? No!

Quei convogli vengono dirottati altrove. Nello specifico in Campania. Dopo i treni provenienti dal Piemonte (leggi qui) sulle vie ferrate campane si possono trovare convogli con all’interno mappe della “Toscana in treno” su ogni carrozza. La foto sta facendo il giro del web e impazzano le polemiche con viaggiatori che arrivano a promettere guerra a Trenitalia. «È una vergogna! – le parole di una pendolare – costretti ad utilizzare i treni che per altri sono vecchi e da buttar via». Questo avviene mentre la Regione Campania sta pensando di attivare l’alta velocità su ferro, allungando la linea da Salerno a Sapri. «La priorità è avere i regionali che funzionano e che arrivano in orario – dice un viaggiatore – altro che alta velocità». La situazione non sembra destinata a migliorare considerato che Trenitalia ha annunciato che a breve nelle varie Regioni italiane saranno messi in circolazione nuovi treni. La Campania, però, quella che vanta la più antica ferrovia italiana, non figura tra queste.

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