Scuola: il “De Vivo” di accorpato al “Vico”. Rabbia anche a Camerota e Roccadaspide

Ernesto Rocco

L’istituto professionale “De Vivo” di Castellabate accorpato all’ITE di Agropoli. Scontro Centola – Camerota, delusione a Roccadaspide. Ecco cosa cambia nell’autonomia scolastica.

Il nuovo piano di dimensionamento scolastico approvato nei giorni scorsi per la Provincia di Salerno ha determinato umori contrastanti. Aria di delusione si respira a Roccadaspide; il comune retto da Girolamo Auricchio, infatti, aveva chiesto l’ampliamento dell’offerta del liceo “Parmenide” con l’istituzione dell’indirizzo alberghiero. Una proposta, però, che ha preoccupato non poco Capaccio che ha già un istituto scolastico con questo percorso formativo. La giunta comunale retta dal sindaco Italo Voza, quindi, non è rimasta indifferente alla questione e nei giorni scorsi si è affrettata ad approvare una delibera per far voti alla Regione affinché non accogliesse la richiesta dell’ente confinante.

Il piano regionale ha di fatto accontentato il comune della Piana del Sele. Delusione invece a Castellabate: l’istituto professionale “De Vivo”, infatti, da settembre sarà accorpato all’ITE “Vico” di Agropoli. Una decisione accolta con rabbia dal sindaco della città di Benvenuti al Sud Costabile Spinelli che parla di “un danno per il territorio”. “Sembra che la giunta regionale abbia deciso in tal senso – aggiunge il primo cittadino cilentano – comunque aspetto di avere la delibera, eventualmente agiremo nelle sedi competenti”.

La via del ricorso al Tar sembra essere la stessa che seguirà il comune di Camerota. Il primo cittadino Antonio Romano è furente per la decisione della Provincia di Salerno di sostenere l’apertura di una sede distaccata dell’Ancel Keys di Castelnuovo Cilento a Centola anziché nella località Lentiscosa di Camerota. “Il sindaco di Centola sapeva già dopo l’estate che noi volevamo l’istituto alberghiero”, ha precisato Romano che poi ha puntato il dito contro il presidente della Provincia Canfora: “Il suo atteggiamento rappresenta un vero esempio di scorrettezza istituzionale e politica”. Anche il comune del basso Cilento procederà per le vie legali.

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