Capaccio: anche dai comuni limitrofi “no” alle biomasse. “E’ ora di muoversi”

Redazione Infocilento

Arrivano nuove adesioni alla manifestazione di protesta che il prossimo 30 gennaio si terrà a Capaccio per dire no alla centrale a biomasse.

ALBANELLA. Non solo Capaccio, anche i comuni limitrofi sono pronti alla mobilitazione contro la centrale a biomasse che dovrebbe sorgere nel centro della Piana del Sele. Sostegno è ora arrivato dal Collettivo autonomo Granma di Matinella. “È ora di muoversi – dicono in una nota dal collettivo – La centrale a biomasse di Capaccio Paestum sembra giunta alla definitiva realizzazione, è giusto quindi ipotizzare il passaggio a vere e proprie iniziative concrete di lotta e azioni collettive di protesta associate all’indignazione della comunità locale forte e reattiva – precisano – pronta a indirizzare la protesta anche nei confronti delle istituzioni”.

“Noi cittadini possiamo fare qualcosa – evidenziano dal collettivo di Albanella – dobbiamo cambiare la nostra visione del rapporto ambiente-salute ed esigere che i nostri amministratori compiano il loro mandato nel pieno rispetto dell’ambiente, della salute, e della Costituzione, senza barattare le nostre ricchezze e il nostro territorio con presunti impianti dichiarati sicuri. Le Istituzioni locali e limitrofe devono subito fornire supporto ai cittadini nel contesto di procedure di partecipazione condotte nel massimo della trasparenza per ridurre lo squilibrio che emerge tra il bene comune danneggiato e l’utile privato”. Di qui l’invito a quanti hanno a cuore il territorio “a mobilitarsi attivamente in tutte le azioni che si svolgeranno atte al contrasto della realizzazione della centrale, numerosi sono i precedenti che dimostrano che: solo la lotta paga”,

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