Aggressione al capotreno, Noi con Salvini: Cilento ormai invaso, situazione insostenibile

Redazione Infocilento

Per il movimento “Noi con Salvini” la situazione extracomunitari è insostenibile. Giovedì sit in di protesta a Salerno.

Non si è fatto attendere il commento del gruppo “Noi con Salvini” in merito all’aggressione del capotreno avvenuta sul regionale 7901 nei pressi di Eboli. “Non più tardi di due mesi fa – ricorda il segretario provinciale Mariano Falcone – avevamo denunciato lo stato di degrado e di insicurezza delle linee ferroviarie regionali, non nuove a questi accadimenti, ed avevamo chiesto con forza l’intervento dell’amministrazione regionale, ma a tutt’oggi, e quanto accaduto ne è la riprova, niente è stato fatto”.

“Non è tollerabile – aggiunge – che chi esercita il proprio dovere debba subire tali violenze né che chi viaggia per brevi spostamenti spesso per motivi di lavoro debba vivere nel terrore. Si tratta come ormai sempre accade, di richiedenti asilo ospitati nelle strutture del Cilento, quelle stesse strutture che sono state più volte negli ultimi mesi, all’attenzione per vari fatti delittuosi accaduti nelle loro vicinanze. Il governo pensa di mascherare lo sbarco di queste persone disperdendole nelle zone interne del nostro territorio lasciando la patata bollente ai piccoli centri più interni ed isolati, che come sempre pagano per altri”.

“Il Cilento, perla turistica della nostra provincia – prosegue – è ormai invasa, basta parlare con gli operatori della zona, per rendersi conto di quanto questa problematica rischi di intaccare gravemente la prossima stagione”

La soluzione per Falcone è semplice: “subito una massiccia presenza delle forze dell’ordine con l’ausilio dei militari come deterrente e reprimere immediatamente con risolutezza e con la certezza della pena chiunque metta a rischio la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e delle famiglie”. Per questo motivo il movimento “Noi con Salvini” a Salerno terrà giovedì 14 gennaio un sit-in di fronte la stazione ferroviaria di Salerno, piazza Vittorio Veneto, “per chiedere quella sicurezza che in altri paese è un diritto e da noi una concessione governativa.”

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