Capaccio, Altracittà attacca Voza: casse al verde, soldi sprecati

Redazione Infocilento
I dati dell'anagrafe ora consultabili anche online dai carabinieri.

I fondi delle casse comunali di Capaccio sprecati per attività superflue. Altracittà accusa l’amministrazione comunale.

I creditori battono cassa, la minoranza insorge. Il gruppo Altracittà punta il dito contro l’amministrazione comunale dopo la notizie “che diversi creditori e probabilmente altri ne seguiranno, hanno fatto valere i loro sacrosanti diritti di vedere onorato il proprio credito per lavori e forniture effettuate da mesi, attraverso un Atto Ingiuntivo, con il quale hanno messo in mora l’Ente Comune obbligandolo, in termini di legge, a pagare i propri debiti”.

Per il gruppo di minoranza il problema è serio, “il comune è a corto di soldi” e costringe “quasi al fallimento aziende sane e che danno lavoro a padri di famiglia, senza batter ciglio”. Tuttavia, sottolineano da Altracittà, i fondi per altre attività “ritenute probabilmente prioritarie dal Sindaco” sono stati trovati. I riflettori sono puntati in particolare sulle luci di Natale “installate anzi tempo scimmiottando Salerno”, sui costi di montaggio e smontaggio delle cupole geodetiche (circa 100mila euro), sui costi dello staff (“solo due unità costano circa 100mila euro l’anno”).

Le polemiche di fine anno, però, non si chiudono qui. Non sono mancate accuse anche per la mancata destinazione alla Guardia di Finanza dei locali dell’ex macello.

“Che vergogna, che desolazione. Chi mai si sarebbe aspettato una fine del genere solo qualche anno fa? Probabilmente nessuno. Ed intanto tutto ciò avviene tra il disinteresse e l’insensibilità di un intero Consiglio Comunale” dicono dal gruppo Altracittà.

“Se questa è sensibilità sociale o buona amministrazione finanziaria – conclude la nota – allora siamo davvero alla frutta. Prima di combinare altri guai noi invitiamo il sindaco e la sua pseudo giunta a rassegnare le proprie dimissioni. Un Commissario Prefettizio farà meno danni ed eviterà altre inutili spese”.

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