Vallo, dopo il consiglio il Pd insorge: decisioni dell’amministrazione tardive

Ernesto Rocco

Pd polemico dopo il consiglio comunale di ieri. Ruocco critica le decisioni tardive dell’amministrazione comunale.

Si è tenuto ieri pomeriggio a Vallo della Lucania un consiglio comunale straordinario. Tanti i temi di discussione, da questioni finanziari alle interrogazioni proposte dalla minoranza su viabilità e Yele. Proprio l’opposizione è uscita dalla pubblica assise insoddisfatta ed ha criticato un amministrazione che, secondo il segretario del Pd Riccardo Ruocco. “ha dimostrato i limiti di una amministrazione che non esprime indirizzi, non decide e politicamente non si assume le proprie responsabilità se non quelle che servono a garantire i buoni rapporti col vice sindaco Ametrano e di conseguenza con qualche politico”.

I motivi dei dissidi sono molteplici, in particolare la questione viabilità. Il consiglio comunale ha deciso di istituire una commissione per trovare una soluzione condivisa. Una scelta tardiva, secondo il segretario del Pd Riccardo Ruocco, che rappresenta “una autentica offesa all’intelligenza dei cittadini, dei commercianti e di chi ha lavorato sino ad oggi con impegno per trovare una soluzione”.

“L’ amministrazione Aloia ha clamorosamente fallito sul campo della proposta politica, della trasparenza e della partecipazione e ha puntualmente rifiutato ogni suggerimento, ogni contributo sulla questione viabilità, dunque e’ gravissimo che questi signori non sapendo cosa fare o meglio cosa e’ più utile fare in vista delle prossime elezioni prendano in giro una città intera con la filastrocca della commissione”, aggiunge il segretario del Pd vallese che ha poi invitato gli amministratori ad assumersi le proprie responsabilità “allo stesso modo in cui dimostrano grande preparazione nell’attribuirsi meriti ed onori (anche non propri)”.

In conclusione Ruocco giudica tardiva anche la decisione di convocare un incontro per l’ospedale: “anche questa volta e dopo mesi e mesi di attesa e di annunci la montagna ha partito il topolino: oggi, dopo 4 anni di silenzi e di inerzia, dimostrare interesse ad assumere la difesa dell’ospedale San Luca e della sanità pubblica in generale è tardivo e per certi versi molto contraddittorio. D’altronde i cittadini conoscono molto bene nomi e cognomi di chi ha sempre tutelato il comparto sanitario nel nostro territorio e chi, invece, lo fa o lo deve fare per convenienza o, magari, solo dopo un pubblico richiamo”.

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