La benedizione dei buoi e u viccidd’: la tradizione di San Nicola negli Alburni

Katiuscia Stio

La tradizione di San Nicola negli Alburni: l’antico rituale della benedizione dei buoi e “u’ viccidd'”

ROSCIGNO. Conosciuto sia in Oriente che in Occidente San Nicola di Bari è Patrono universale, invocato da marinai e artigiani, soccorritore di tutti, protettore dell‘ infanzia, patrono in diverse città d’Italia (Bari, Venezia, Merano, Ancona, Sassari) di molte straniere e di intere nazioni ( come la Russia e la Grecia). Sono quattro i paesi degli Alburni che festeggiano il Santo domani, 6 dicembre. Aquara, Controne, Castelcivita e Roscigno.

San Nicola, Roscigno

In occasione della festa di San Nicola, la comunità di Roscigno Vecchia si raccoglieva in Piazza Nicotera, nel borgo antico, con tutti i buoi del paese. Il sacerdote dopo la solenne celebrazione, benediceva i buoi incoronati con il famoso viccidd’ (una corona di pane). Il pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo, era presente sulle tavole anche per la forza dei buoi che preparavano la terra per la semina. Si implorava il Santo per avere una grande abbondanza di raccolto, avendo Egli, in vita, liberato il proprio paese dalla carestia. Proprio per salvaguardare la tradizione, il Consiglio Pastorale ha ripreso già da alcuni anni l’antica benedizione con la sola differenza che al posto dei buoi oggi si benedicono i mezzi agricoli. Nel pomeriggio gli agricoltori si radunano in piazza e dopo la celebrazione in onore del Santo, il sacerdote benedice tutti gli aratri ed i mezzi agricoli incoronati con il tradizionale viccidd’. In serata la tradizione prosegue con una festa contadina a base di piatti tipici.

U viccidd’
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