Elezioni al consorzio Sinistra Sele: Tar blocca il commissario

Redazione Infocilento
Consorzio Bonifica Paestum

Elezioni al consorzio Sinistra Sele, c’è la sospensiva del Tar sulla nomina del commissario ad acta da parte della Regione.

Il Tribunale Amministrativo Regionale – sede distaccata di Salerno, con provvedimento monocratico a firma del presidente Amedeo Urbano, in via d’urgenza, ha accolto il ricorso di 18 consorziati avverso il recente provvedimento emesso, dalla Regione Campania, inerente l’invio di un commissario ad acta, presso il Consorzio di Bonifica Sinistra Sele di Paestum, al fine di “garantire la correttezza di tutte le procedure ed individuare gli atti adottati in violazione di legge, al fine dei conseguenti adempimenti correttivi da parte degli organi ordinari e di ogni provvedimento utile alla conclusione della procedura, in conformità alle vigenti disposizioni normative”. L’udienza collegiale si svolgerà in data 12 gennaio 2016. I 18 consorziati che hanno presentato il ricorso, difesi dall’avv. Gherardo Maria Marenghi, erano tutti candidati alle elezioni per il rinnovo del Consiglio dei delegati, che l’ente aveva fissato per il 29 novembre scorso, poi annullate a seguito del provvedimento della Regione: si tratta di Vincenzo Topo, Giovanni Iannelli, Giacomo Lanza, Giovanni Marra, Giovanni Mottola, Germano Ruggiero, Sergio Di Biasi, Giuseppe De Rosa, Paola Caggiano, Nicola Palma, Luciano Ingenito, Alfonso Di Marco, Pasquale Marano, Giuseppina Valente, Giuseppe Vicidomini, Gerardo Guariniello, Alfonso Matrone e Giuseppe Di Napoli. Tra questi, non figura alcun amministratore attualmente in carica.
“Prendiamo atto della sospensiva del Tar presentato da alcuni nostri consorziati-candidati – commenta il presidente del Consorzio pestano, Vincenzo Fraiese – nei prossimi giorni, in maniera collegiale, decideremo il dafarsi. Mi preme sottolineare, però, che l’Amministrazione consortile ha mostrato totale disponibilità e collaborazione al commissario ad acta, dott. Antonio Carotenuto, durante la sua permanenza a Capaccio per svolgere gli incarichi di competenza: tuttavia, siamo molto rammaricati per il provvedimento, imposto dalla Regione, che allo stato attuale sta causando oneri ed esborsi a carico dei consorziati”.

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