Polemica sui debiti fuori bilancio, ai fornitori tagli del 10% sui compensi

Redazione Infocilento

Scoppia la polemica sulla gestione dei debiti fuori bilancio. L’opposizione punta il dito contro il sindaco.

ROCCADASPIDE. “Grazie all’impegno ed alla tenacia dei Consiglieri di minoranza sono stati scoperti migliaia di euro di debiti fuori bilancio, cioè non contabilizzati nel bilancio del Comune per forniture, lavori e servizi effettuati nel passato. Ora, finalmente, potranno essere pagati tutti coloro che attendevano da anni di essere pagati. Tutto normale, allora? E invece no. Perché i fornitori saranno pagati accettando di rinunciare al 10% del valore delle loro fatture ed agli interessi. Quindi, dopo il ritardo, ne subiranno un danno”. Fernando Morra, Paolo Antico, Giuseppe Capuano e Franco Mauro, puntano il dito contro l’amministrazione comunale retta da Girolamo Auricchio in merito ai debiti fuori bilancio. Al centro delle polemiche, però, c’è anche un’altra questione.

“La quasi totalità dei debiti è stata nascosta da Dirigenti convenzionati o comandati del Sindaco (da lui scelti), ossia a lui legati da un rapporto di fiducia. Gli stessi che ogni anno, in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo, hanno dichiarato ufficialmente e sotto propria responsabilità che non c’erano nel loro Settore debiti fuori bilancio”, denunciano i quattro consiglieri. “E perché? – si chiedono – Forse perché il Sindaco voleva vantarsi mediaticamente di avanzi di bilancio che invece non c’erano o c’erano per importi inferiori? Se, infatti, la procedura del riconoscimento dei debiti fuori bilancio serve anche per garantire il pagamento delle spese urgenti che non possono essere rinviate, perché è stata utilizzata per giustificare e pagare spese conosciute e conoscibili? Forse perché questa tecnica serve anche per creare spazi nel bilancio da spendere a propri fini e nascondere proprio alcune spese conosciute e conoscibili?”

“Non vorremmo ora essere nei panni del Sindaco che si trova costretto a prendere atto del fallimento contabile della gestione dei suoi Dirigenti convenzionati o comandati e che, una volta venuta meno la fiducia nei loro confronti, amaramente si trova a dover decidere se tenerli ancora al loro posto od iniziare procedimenti disciplinari nei loro confronti – concludono Morra, Antico, Capuano e Mauro – A meno che non voglia astenersi dall’assumere alcun provvedimento accettando la sua corresponsabilità politica per quanto accaduto”.

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