Giudice di Pace: dopo Sapri rischia anche Polla

Filippo Di Pasquale

Dopo Sapri, Polla. Anche il centro valdianese rischia di perdere l’ufficio del Giudice di Pace.

Il sindaco di Polla, Rocco Giuliano, ha convocato un tavolo di concertazione per trovare delle soluzioni finalizzate al mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace in città. Anche la città valdianese, dopo Sapri, rischia la soppressione. Il primo cittadino pollese, il capogrupo di maggioranza Giuseppe Curcio e i capigruppo di minoranza Fortunato D’Arista, Raffaele Cammardella e Giovanni Ritorto hanno inviato una lettera ai agli amministratori di Auletta, Caggiano, Petina, Pertosa, Salvitelle, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro e San Rufo con la quale fissano l’appuntamento per mercoledì 25 novembre alle ore 18.30 presso i locali dell’Ufficio Giudice di Pace di Polla.

L’obiettivo è quello di approvare uno schema di convenzione per la gestione associata della sede del Giudice di Pace, proposta già avanzata ma che fin ora non ha trovato seguito tra i vari comuni.

Nella missiva, invece, si sottolinea come Polla si sia adoperato per il mantenimento dell’Ufficio “ponendo in essere le necessarie procedure presso il Ministro della Giustizia e presso la Regione Basilicata per il reperimento del personale che attualmente garantisce la continuità del servizio” (sono infatti rimasti a carico del Comune i costi relativi alla retribuzione del dipendente comunale già assegnato all’Ufficio e la messa a disposizione gratuita dei locali).

Tuttavia “il Comune di Polla non può da solo sostenere gli altri costi per la gestione dell’Ufficio” pertanto bisogna “decidere se continuare a mantenere il locale Ufficio del Giudice di Pace o chiederne la chiusura“.

“La mancata partecipazione all’incontro – scrivono da Polla – sarà ritenuta quale estrinsecazione della volontà di non aderire alla gestione associata dell’Ufficio e, quindi, del non mantenimento dello stesso; ciò comporterà, come già detto in precedenza, che il nostro territorio, dopo aver già assistito alla soppressione del Tribunale di Sala Consilina, della Casa Circondariale di Sala Consilina, del Giudice di Pace di Sapri, si vedrà depauperato di un altro presidio di giustizia, con grave danno per le presenti e le future generazioni“.

“Mentre la chiusura del Tribunale e del Carcere di Sala Consilina – conclude la missiva – configurandosi come decisioni calate dall’alto, sembrano aver lasciato pochi margini alle singole amministrazioni locali per adoperarsi in senso contrario, la soppressione del Giudice di Pace di Polla si concretizzerà quale CONSEGUENZA DIRETTA, con assunzioni delle relative responsabilità, della mancata azione politica e amministrativa dei Comuni rientranti nella competenza del Giudice di Pace di Polla“.

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