Cilento: droga e minacce, due arresti. Collegamenti con l’omicidio Vassallo

Comunicato Stampa
Omicidio Vassallo: Bruno Humberto Damiani

Minacce per evitare che testimoniasse al processo. Arresto per Humberto Damiani e suo fratello.

Nel pomeriggio di oggi i carabinieri del Ros, con il supporto di militari del Comando provinciale carabinieri di Salerno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Salerno nei confronti dei fratelli Bruno Humberto Damiani De Paula, di 33 anni, e Stefano Damiani, di 29 anni.

Il provvedimento trova la sua generi nelle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno, Direzione distrettuale antimafia, che hanno consentito di documentare la manovra ordita dai due fratelli che, ricorrendo a violenza e minaccia, hanno cercato di impedire ad A.F. di rendere testimonianza nell’ambito del processo in corso di celebrazione a Vallo della Lucania a carico di Bruno Humberto Damiani De Paula, imputato del reato di spaccio continuato di stupefacenti, commesso ad Acciaroli di Pollica nell’estate del 2010, durante la stagione in cui venne ucciso il sindaco Angelo Vassallo.

Damiani De Paula, attualmente detenuto, è stato estradato in Italia dalla Colombia nell’aprile di quest’anno dopo un lungo periodo di irreperibilità e latitanza trascorso in Sudamerica. Lo stesso, infatti, nell’estate del 2011 di era reso inizialmente irreperibile e, quindi, latitante, a seguito di due distinti provvedimenti restrittivi emessi nei suoi confronti dall’ufficio gip presso il Tribunale di Salerno. Precisamente: nell’estate del 2011, in relazione ad un duplice tentativo di estorsione commesso nel settembre 2006, periodo nel quale Damiani De Paula gravitava in ambienti della criminalità dell’area sud orientale del capoluogo cittadino; nell’autunno del 2011, proprio in relazione alle indagini svolte sul fenomeno dello spaccio di droga ad Acciaroli di Pollica dell’estate del 2010.

Per come accertato dalle indagini, già durante la sua latitanza in Sudamerica, Damiani De Paula. aveva cercato reiteratamente, avvalendosi di familiari e conoscenti, di intimidire e minacciare i testimoni che lo accusavano di spaccio di sostanze stupefacenti nel Cilento e, in particolare, A.F., il quale, nell’estate del 2013 fu anche vittima di un’aggressione da parte di Stefano Damiani. Con l’apprestarsi dell’inizio del processo a Vallo della Lucania per i fatti di spaccio di stupefacenti, Damiani De Paula reiterava, dal suo luogo di detenzione, le minacce finalizzate ad intimidire A.F., avvalendosi del fratello e con l’appoggio di due suoi conoscenti residenti a San Mauro Cilento, i fratelli M.W. e M.A. . Il gip di Salerno, nel provvedimento emesso, ha disposto per Bruno Humberto Damiani De Paula la custodia in carcere e per Stefano Damiani gli arresti domiciliari. I fratelli M.W e M.A. sono indagati in stato di libertà.

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