Ritorna nel Cilento il Festival della Filosofia

Arturo Calabrese

Si rinnova l’appuntamento con l’annuale Festival della Filosofia in Magna Grecia. Da domani 28 ottobre fino al 31, centinaia di ragazzi da tutta Italia arriveranno nel Cilento per partecipare a passeggiate filosofiche, laboratori, visite guidate, interrogazioni sull’essere.

«Il Festival della Filosofia in Magna Grecia non dimentica la sua origine, il suo punto  vitale e lo fa ritornando anche quest’anno ad Elea, alla sua culla originaria – fanno sapere dall’organizzazione – ogni studente potrà scegliere tra un’infinità di attività alla quali partecipare per consentire la realizzazione di un percorso-stage che conduca i partecipanti allo sviluppo di concrete competenze».
Si comincia domani con l’accoglienza dei partecipanti e uno spettacolo teatrale all’interno dell’Area Archeologica di Elea-Velia.
Il secondo e il terzo giorno, il 29 e il 30, ci saranno un percorso filosofico teatrale e servizio guida, dialoghi filosofici, laboratori di filosofia pratica.Inoltre nella serata di sabato, presso il porto di Casal Velino, si terrà uno spettacolo teatrale.
Nella quarta ed ultima giornata ci sarà l’azione corale di tutti i laboratori.
Il Festival è organizzato dalla Regione Campania e dall’Ente Provinciale del Turismo di Salerno in collaborazione coi comuni che ospiteranno le attività e i ragazzi: Salerno, Ascea, Casal Velino, Pollica e Vallo della Lucania. In campo anche gli Atenei “Federico II” e “L’Orientale” di Napoli e l’Università di Fisciano. Hanno dato il proprio contributo anche il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e altre numerose associazioni culturali. Soddisfazione viene espressa dagli amministratori dei comuni ospitanti, tra questi il primo cittadino di Casal Velino Silvia Pisapia: «Il Festival è un’importante occasione di promozione del territorio e di socializzazione, prevedendo l’arrivo di circa 1000 ragazzi che, unitamente alle loro famiglie, avranno modo di conoscere il nostro Comune e l’intero territorio, la nostra storia ed il nostro patrimonio culturale».

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