Gli operatori sanitari del Golfo di Policastro sul piede di guerra

Redazione Infocilento

Si sono riuniti in assemblea i lavoratori del presidio ospedaliero di Sapri e del distretto sanitario. Molte le criticità emerse.

Nella mattinata di oggi si è tenuta l’assemblea dei lavoratori del presidio ospedaliero “Dell’Immacolata” di Sapri e del distretto sanitario di Sapri/Camerota. Varie le criticità emerse, a cominciare dagli orari dei turni di lavoro. «Tutto il personale – si legge in una nota tasmessa dai sindacati anche ai vertici dell’Asl – è sottoposto a pressioni psicofiche che fanno diventare un grave problema anche programmare un semplice turno di ferie, cosa che in molte situazioni ha significato chiudere per giorni delicati settori. A tutto questo è seguita una privatizzazione selvaggia che ha creato ulteriori diseconomie in quanto già a suo tempo si dimostrò che internalizzando servizi come quelli della mensa per i degenti, la manutenzione, della pulizia e dell’ausiliariato si sarebbe garantito uno stipendio adeguato ai lavoratori internalizzati, un risparmio per i bilanci aziendali e si sarebbe migliorata la qualità delle prestazioni rispetto allo stato attuale».
»E’ assurdo che questa dirigenza commissariale – si legge ancora nella missiva – abbia inteso criminalizzare i lavoratori dell’ASL Salerno, dichiarando che si abusi del lavoro straordinario quando la stessa dirigenza lo ha ordinato e autorizzato per garantire la tenuta dei reparti dei servizi, del territorio ed il conseguente mantenimento dei LEA ed un minimo di medicina Territoriale tutta accollata sulle spalle dei lavoratori».

Di qui la richiesta della fine della gestione commissariale e «l’immediato passaggio alla Gestione ordinaria con la nomina del Direttore Generale e con il completamento immediato di tutti i quadri dirigenziali». Inoltre i lavoratori chiedono la nomina di dirigenti «capaci, che possano riportare alla legalità, alla parità di trattamento economico giuridico del personale, al rispetto del CNL e degli Accordi Decentrati». I sindacati avvertono che sono pronti anche ad inasprire le forme di protesta qualora non si arrivasse ad una risoluzione del problema. «Nell’immediato si è votato di bloccare tutte le prestazioni di lavoro straordinario usate come fattore di organizzazione del turno di lavoro e di copertura delle carenze organiche». «In questa grave situazione occupazionale – conclude la nota dei sindacati – e’ vergognoso che non si assumano i giovani per coprire le insostenibili carenze di organico».

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