Cilento: in crescita la produzione olearia ma la crisi resta

Riccardo Feo

Dopo la drammatica campagna olearia 2014/2015, per il nuovo anno la produzione in Cilento è in crescita ma si è ancora lontani dagli standard degli anni passati.

Dopo che il 2014/15 ci ha consegnato la campagna olearia più magra dal dopoguerra, con meno di 200 mila tonnellate di olio prodotto, si apprende da fonti ufficiali del Ministero delle Politiche Agricole che l’annata appena iniziata e che si concluderà nel 2016 sarà migliore ma non eccezionale. Si prevede infatti una produzione di 340 mila tonnellate, maggiore delle appena 200 mila tonnellate prodotte lo scorso anno durante il quale le piante hanno patito attacchi molteplici ad opera di parassiti insidiosi che hanno limitato la crescita del prezioso frutto.

A dominare la scena italiana la Puglia che regina incontrastata, seguita dalla Calabria e dalla Sicilia. Anche nel salernitano è evidente la ripresa ma non si può certo parlare di “carica” termine usato dagli agronomi per indicare ottime produzioni. Aumenteranno le produzioni di olio nel Cilento e nelle colline salernitane, zone a Denominazione di Origine Protetta. Oltre alla quantità nessun altro problema è stato evidenziato per la qualità del prodotto che si prospetta molto buona: la mosca delle olive, infatti, ha colpito assai raramente a causa delle ondate di caldo torrido che hanno interessato nel mese di luglio il nostro territorio.

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