Droga nel Cilento: gli spacciatori la nascondevano nei vestiti del figlio 13enne

Redazione Infocilento

Emergono particolari sconvolgenti sul giro di droga tra il napoletano e il Cilento, al centro di un’operazione dei carabinieri di Torre del Greco.

Da Torre del Greco al Cilento, utilizzando anche minorenni. Così la droga veniva trasferita nelle località balneari della Provincia di Salerno secondo quando emerge nelle indagini della Procura di Napoli che hanno portato all’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 indagati ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno consentito di: documentare la sussistenza di un’associazione a delinquere, con base nel comune di Torre del Greco, finalizzata all’acquisto e al trasporto di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, nonché all’immissione della sostanza sul mercato locale e su quello dei comuni della Provincia di Salerno (località balneari dell’area cilentana), ove il sodalizio poteva disporre di una fitta rete di spacciatori, tra i quali i titolari di ristoranti, bar e locali di intrattenimento; individuare i canali di approvvigionamento della sostanza, costituiti da fornitori legati ai clan “Gionta” di Torre Annunziata e “Falanga” di Torre del Greco; ricostruire 37 episodi di trasporto e cessione di stupefacenti, realizzati dall’organizzazione anche attraverso l’impiego di minorenni: il motore dell’organizzazione era costituito da due coniugi di Torre del Greco che, per eludere i controlli della polizia giudiziaria, si servivano anche dei quattro figli (tra cui tre minorenni) per l’acquisto e per lo spostamento dello stupefacente. In uno dei tanti trasporti di sostanza verso il Cilento, in particolare, la sostanza venne occultata sulla persona del figlio tredicenne

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