Maxi operazione contro l’occupazione abusiva delle spiagge

Comunicato Stampa

Con una operazione complessa che ha visto in campo su tutto il territorio di giurisdizione (da Capaccio ad Ascea) gli uomini della Guardia Costiera di Agropoli, si è svolta durante questo fine settimana una serrata lotta alle occupazioni abusive di suolo demaniale.


Le segnalazioni giunte, e la mirata attività di indagine compiuta in questi giorni – con ripetuti appostamenti anche notturni ed alle prime luci dell’alba – ha permesso di conseguire importanti risultati, nel tentativo di debellare il fenomeno, purtroppo ancora molto diffuso, messo in atto sia da imprenditori poco avvezzi alle regole che da utenti che decidono di “privatizzare” preziosi lembi di spiaggia libera, impedendone il loro naturale pubblico uso, anche con occupazioni notturne.
Nello specifico, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 4 soggetti titolari di strutture ricettive, risultate o del tutto sprovviste di titolo autorizzativo, o in possesso di regolare concessione, ma che avevano notevolmente ampliato le aree di propria pertinenza.
Inevitabile il sequestro anche di tutte le attrezzature balneari, abusivamente posizionate sul libero arenile senza alcun titolo, nonché di pedane e camminamenti installati senza legittimazione.
La complessa attività messa in campo ha fatto registrare alla fine circa 6.000 mq di arenile abusivamente occupato, con strutture tutte posizionate sul demanio marittimo e in maniera tale da impedirne il pubblico uso.
L’operazione odierna, effettuata nell’ambito della più ampia attività “Mare Sicuro 2015”, sarà certamente ripetuta con periodica cadenza, al fine di evitare il ripetersi di simili abusi, particolarmente avvertiti dall’utenza balneare che in questo periodo si riversa sulle spiagge cilentane.
Inoltre durante le prime luci dell’alba un gommone della Guardia Costiera, impegnato in attività di pattugliamento, ha rinvenuto un attrezzo da pesca illegittimamente posizionato e non conforme alle modalità di segnalazione previste dalle specifiche norme di settore.
Pertanto priva di qualunque segnalamento che potesse facilitarne l’individuazione, la rete è stata salpata dall’unità della Guardia Costiera intervenuta sul posto, con conseguente denuncia trasmessa alla competente Procura della Repubblica di Vallo della Lucania e sequestro dell’attrezzatura, ai sensi D.Lgs. 3/2013 e del Codice della Navigazione e delle specifiche norme di settore.
Il salpamento della rete ha comportato una grossa difficoltà per gli uomini impegnati nell’operazione, in quanto si trattava di un attrezzo da pesca della lunghezza complessiva di circa 600 mt.. posto in un’area di particolare pregio naturalistico all’interno dell’A.M.P. di santa Maria di Castellabate.
Nei prossimi giorni continueranno i controlli su tutta la filiera della pesca sotto il coordinamento del Capitano di Vascello Gaetano ANGORA, Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, cui spetta per Legge il coordinamento in ambito compartimentale delle attività di vigilanza e repressione in materia di pesca ed in materia ambientale.

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