Agropoli: da capitale del topless a città puritana. Multa a chi gira senza maglia

Ernesto Rocco

AGROPOLI. Vietato girare in città a torso nudo. La giunta comunale, guidata dal sindaco Franco Alfieri, ha dichiarato guerra agli incivili dando mandato alla polizia locale di emettere un’ordinanza che detti le regole per un comportamento da tenere nelle strade o nei locali pubblici.

La mission è quella di «Tutelare il decoro urbano» ed evitare che «Sia danneggiata l’immagine della città». A finire nel mirino dell’amministrazione comunale sono tutti coloro che passeggiano «a torso nudo o in costume al di fuori delle spiagge» per i quali è previsto un vero e proprio giro di vite. La giunta Alfieri, infatti, ha chiesto alla polizia locale di istituire una task force, rendendo operative delle apposite unità dedite al controllo e al rispetto dell’ordinanza comminando, ove necessario, anche delle sanzioni pecuniarie. «L’Amministrazione comunale – è precisato nell’atto varato dal governo cittadino – è continuamente impegnata ad organizzare numerose iniziative volte ad arricchire l’offerta turistica della città, ad elevarne l’immagine agli occhi dei numerosi visitatori presenti durante la stagione estiva, mentre il fenomeno può alterare il decoro urbano e quindi danneggiare l’immagine della città stessa». La decisione è stata accolta positivamente dai cittadini ma non manca chi la considera un paradosso considerato che Agropoli, sul finire degli anni ’80, balzò alle cronache internazionali, aumentando l’afflusso di villeggianti, proprio grazie ad un provvedimento opposto. L’assessore al turismo dell’epoca, Vincenzo Pepe (attuale presidente nazionale di Fareambiente), con l’obiettivo di «Proiettare la città in una dimensione socio-culturale rivoluzionaria», permise alle donne di girare per le vie di Agropoli a seno nudo per migliorare un turismo in crisi. «Bisogna cambiare pelle – dissero gli amministratori locali dell’epoca – Basta con la cultura bigotta». L’idea funzionò: Agropoli fu invasa dai turisti e balzò sulle prime pagine del Time e di molti altri quotidiani stranieri come «The new Capital of Transgression». Chissà se anche la più puritana iniziativa del sindaco Alfieri avrà lo stesso effetto e rilancerà anche il turismo.

Intanto anche a Casal Velino, hanno varato il medesimo provvedimento.

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