Il Cilento si conferma territorio caratterizzato dalla ottima qualità del mare. Una insufficienza, a Capaccio, e poi tutti risultati eccellenti, con miglioramenti evidenti rispetto allo scorso anno quando alcune località di Agropoli, Palinuro, San Giovanni a Piro e Sapri non raggiungevano il massimo dei voti.
Anche il Ministero della Salute ha diffuso on line i dati relativi alla condizione delle acque in Campania elaborati in base alle informazioni inviate dall’Arpac che ha eseguito tra giugno e luglio dei rilevamenti sul territorio. Semaforo verde in provincia di Salerno mentre tra Napoli e Caserta si segnalano le maggiori criticità.
Il litorale cilentano si conferma in ottimo stato di salute con “Eccellenze” ovunque (Agropoli, Castellabate, Montecorice, San Mauro Cilento, Pollica, Ascea, Casal Velino, Pisciotta, Centola, Camerota, San Giovanni a Piro, Santa Marina, Vibonati, Sapri): unico neo a Capaccio dove la bandiera rossa sventola a sud di Torre di Paestum, unico punto non balneabile dei circa cento chilometri di costa del Cilento. Miglioramento ad Agropoli dove ora è classificata “Eccellente” anche l’acqua del Lido Azzurro (“Sufficiente” fino allo scorso anno) e della zona a nord dell’area portuale (“Buona” nel 2014). Salto in avanti anche per le zone a sud: Scario di San Giovanni a Piro, il Lungomare di Sapri e “Cala Fetente” di Palinuro, passano da una qualità “Buona” ad una “Eccellente” così come la località Cammarelle di Sapri “Sufficiente” fino allo scorso anno”.
I dati, quindi, promuovono a pieni voti il Cilento: rifiuti galleggianti o macchie di olio, sono più dovute all’inciviltà dei cittadini e alle correnti provenienti dall’area nord del salernitano che a fenomeni di inquinamento del nostro mare. Le polemiche di questi giorni sono inutili: godiamoci il primato della fascia costiera!