“Pellegrini con Francesco”, gli scout agropolesi in visita dal Papa

Ernesto Rocco

Piazza San Pietro, sabato 13 giugno il Gruppo Scout “Bruno Di Luccio” è presente.
La Chiesa deve creare una “nuova capacità di dialogo con la società”, imparare a “fare ponti laddove c’è l’abitudine a creare muri”. E questa missione papa Francesco la affida agli scout, accorsi in più di centomila per l’udienza riservata all’Agesci, l’associazione che raduna i gruppi di tutta Italia.
Gli scout del gruppo Agropoli I non hanno mancato l’incontro con Papa Francesco. Erano presenti anche all’ultima udienza generale con Papa Giovanni Paolo II che si era tenuta nel 2004. Nel giorno di S.Antonio ,in piazza San Pietro c’erano i lupetti e le coccinelle, ossia i più piccoli, «pellegrini della gioia»; gli esploratori e guide, i ragazzi dai 12 ai 16 anni, «pellegrini del bene»; i rover e le scolte, i giovani dai 16 ai 21 anni, i «pellegrini del dono». Ogni gruppo in preparazione a questo incontro ha scritto una preghiera per Papa Francesco e forgiato il proprio bastone del pellegrino , simbolo del cammino che il movimento scout vuole fare nella Chiesa Italiana. Quest’ultimo assieme all’azzurro delle uniformi e ai fazzolettoni al collo, ha colorato la piazza. Prendendo spunto da tutte le preghiere che sono state raccolte, è stata scritta la preghiera corale dell’Agesci, recitata il giorno dell’udienza.
Il nostro gruppo “Bruno Di Luccio” Agropoli I, con circa 100 membri tra capi e ragazzi tra gli 8 e i 21 anni, è stato tra i primi ad arrivare e a sistemarsi dietro al colonnato durante la notte, in attesa dell’apertura dei varchi tra selfie, canti e goliardia .Ciò ci ha consentito di essere in prima fila sul sagrato dove è iniziata la grande attesa del Papa arrivato poco dopo le 11 e acclamato mentre la jeep scoperta faceva il giro della piazza tra i lupetti e le coccinelle, gli esploratori e le guide, i rover e le scolte, le comunità-capi e i sacerdoti assistenti.
“ Voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia” queste parole Papa Francesco le ha rivolte a noi che offriamo” un contributo importante alle famiglie per la missione educativa verso i fanciulli, i ragazzi e i giovani”.
Il nostro gruppo, presente nella cittadina di Agropoli dal 1985 , che sta anche preparando i festeggiamenti in occasione del trentennale della nascita dell’associazione che si terranno nel mese di settembre, è ben cosciente del fatto che i genitori ci affidano i propri figli perché sono convinti della bontà e saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la natura, sulla religiosità e la fede in Dio: un metodo che educa alla libertà nella responsabilità.
Papa Francesco ci ha ricordato le parole del nostro fondatore, Lord Baden Powell, a proposito della religione e dello scoutismo «la religione non ha bisogno di “entrarci”, perché è già dentro! Non c’è un lato religioso del Movimento scout e un lato non religioso. L’insieme di esso è basato sulla religione, cioè sulla presa di coscienza di Dio e sul suo Servizio» .
In realtà nel panorama delle associazioni scout a livello mondiale, l’AGESCI è tra quelle che investono di più nel campo della spiritualità e dell’educazione alla fede. Come associazione della Parrocchia Santa Maria delle Grazie di Agropoli, condividendo in pieno l’auspicio del Papa rivolto ai singoli gruppi affinchè non perdano il contatto con la parrocchia del luogo, dove hanno la loro sede, e trovino il modo di integrarsi nella pastorale della Chiesa , stabilendo rapporti di stima e collaborazione ad ogni livello, con i vescovi, con i parroci e gli altri sacerdoti, con gli educatori e i membri delle altre associazioni ecclesiali presenti in parrocchia e nello stesso territorio, riteniamo che raramente la nostra presenza è stata “decorativa” alla domenica o nelle grandi circostanze.
Forte era il desiderio e il bisogno della sua benedizione e per una serie di circostanze siamo riusciti a ricevere l’abbraccio di “ chi ogni giorno ci indica la strada maestra e ci invita a occuparci del mondo, nelle città, nei quartieri, dove possiamo essere più utili”.
A ritorno dall’incontro con Papa Francesco abbiamo portato via nel nostro zaino il ricordo e la preghiera per i fondatori e i membri del nostro gruppo che non sono più tra noi , la consapevolezza di essere una realtà che può pesare nel tessuto sociale e la responsabilità di tenere altissima la proposta educativa .
“Il servizio non è solo per il tempo libero. Il servizio dev’essere un atteggiamento della vita che trova modi per esprimersi concretamente in ogni momento”, affermava il padre dello scoutismo Baden Powell, quindi continuiamo col desiderio di consolidare e sviluppare il nostro gruppo scout per il bene dei ragazzi, e a maggior gloria di Dio… con umiltà e senza presunzione!

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