Ecco i consiglieri regionali salernitani, c’è un capaccese

Sergio Pinto
Michele Cammarano

Soltanto un capaccese rappresenterà il Cilento e il Vallo di Diano in Consiglio Regionale. Esclusa invece Maria Ricchiuti, sindaco di Novi Velia e più votata nelle fila Udc: il partito, però, non riesce ad ottenere il quorum. Dei 9 seggi spettanti alla Provincia di Salerno, cinque vanno alla maggioranza, due al centro-destra e due al Movimento 5 Stelle.

Il PD elegge il duo Franco Picarone e Tommaso Amabile. Un eletto nella lista De Luca Presidente (Luca Cascone), uno in Campania Libera (Anielo Fiore), uno al PSI (Enzo Maraio). Tra i banchi dell’opposizione, invece, siederanno due esponenti del M5S (Michele Cammarano e Anna Bilotti) uno di FI (Monica Paolino), e uno di AN-FDI (Alberico Gambino).

Tra gli altri candidati del territorio buona l’affermazione di Maria Ricchiuti, prima eletta nelle fila dell’Udc con oltre 3600 preferenze. Secondo della lista il vicesindaco di Vallo della Lucania, Marcello Ametrano. L’Unione di Centro, però, non ottiene il quorum e resta fuori dalla ripartizione dei seggi. Non benissimo i candidati del Cilento e Vallo di Diano del Pd, sostenuti dal deputato democratico Simone Valiante e dall’ex consigliere regionale Antonio Valiante. Silvia Pisapia (di Casal Velino) è quarta con diecimila voti, indietro il valdianese Donato Pica, che sfiora quota settemila. Fuori anche il sindaco di Castelnuovo Cilento, Eros Lamaida (lista De Luca Presidente), il candidato dei Verdi Franco D’Orilia, Roberto De Luca, esponente valdianese di Sinistra a Lavoro e Maria Cammarano, candidata con i socialisti.

Non sfruttano l’onda positiva del M5S l’agropolese Consolato Caccamo, e l’albanellese Felicia Gaudiano.

Fuori, perché la lista Caldoro Presidente non ottiene il quorum, Antonio Fasolino, più votato del raggruppamento. Secondo Giovanni Fortunato, rappresentante del Golfo di Policastro, non eletto così come Cinzia Morello e Maria Citarella.

Nella lista Fratelli d’Italia non sfondano Maria Cetrangolo e Pasquale Mirarchi. Fuori anche l’agropolese Giovanni Sgroi della lista Mai più terra dei fuochi. Per lui un ruolo da comparsa.

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