Ospedale di Agropoli: scambio di accuse tra Caldoro e Alfieri

Ernesto Rocco
AGROPOLI. «Dopo la chiusura sancita dal decreto 49 di De Luca e Zuccatelli ecco i primi concreti segnali per Agropoli». Così il Governatore della regione Campania Stefano Caldoro, con una decisione a sorpresa, ha annunciato ieri la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale civile, a due anni esatti dalla sua conversione in Psaut. Il provvedimento, però, sarà in vigore soltanto dal 15 luglio al 30 agosto, e permetterà di garantire l’assistenza sanitaria all’utenza estiva della fascia costiera dell’alto Cilento, che tocca le quattrocentomila unità.
La nuova struttura avrà a disposizione quattro posti letto che costituiranno un supporto tecnico per i medici già impegnati presso la struttura territoriale. Questi ultimi saranno coadiuvati anche da rianimatori in servizio per 24 ore e da specialisti in cardiologia, radiologia e patologia clinica che permetteranno di eseguire esami specifici per il soccorso dei pazienti come radiografie e analisi cliniche. Tecnicamente non si tratta di un vero e proprio pronto soccorso, ma di un Psaut in qualche modo ultra potenziato ma che in casi di gravità imporrà comunque il trasferimento del paziente in altra struttura. «La riattivazione del pronto soccorso ad Agropoli – ha detto però il manager Antonio Squillante – costituisce una concreta risposta di salute ai numerosi turisti che si recheranno nelle località turistiche della fascia costiera cilentana, in attesa dell’approvazione del nuovo piano ospedaliero ragionale». La riapertura del nosocomio agropolese per il periodo estivo, quindi, potrebbe rappresentare soltanto un primo passo verso il definitivo reinserimento della struttura nella rete dell’emergenza, come confermato dal Governatore Caldoro. «Continueremo così e rafforzeremo tutta le rete nel salernitano con sempre maggiore determinazione, manteniamo gli impegni, dopo le riaperture delle strutture il rilancio», ha detto il presidente della Giunta Regionale. Da palazzo di città, però, non credono alle promesse e, come in un quiz televisivo Alfieri non ha dubbi: “Rifiuto il regalo e vado avanti” «E’ l’ennesimo spot elettorale, una presa in giro che ferisce ulteriormente l’orgoglio e la dignità della comunità di Agropoli e del Cilento». «Ringraziamo – ha detto il sindaco Franco Alfieri – ma questo è solo fumo negli occhi. Dopo due anni dalla chiusura dell’ospedale voluta dal centrodestra di Caldoro, Cirielli & C.- ha aggiunto- l’Asl di Squillante improvvisamente se ne ricorda ed annuncia a tre giorni dalle elezioni la riconversione del Psaut in pronto soccorso per il periodo estivo, ma noi non ci preoccupiamo – ha concluso – poiché il tempo è ormai scaduto e il 31 maggio gli elettori campani eseguiranno lo sfratto».
Critici anche i cittadini che attraverso i social network hanno sollevato un coro di dissenso verso l’Asl Salerno. A prevalere è la diffidenza verso «Un altro annuncio relativo alla riapertura del presidio ospedaliero». In tanti, però, puntano il dito anche contro la provvisorietà del provvedimento. «Come al solito veniamo considerati utenti di serie B – scrive cittadino agropolese – possiamo star male soltanto nei mesi di luglio ed agosto, dopo è vietato ammalarsi». Più ottimista, invece, il comitato civico che da anni si batte per la riapertura del nosocomio, presieduto dall’avvocato Giovanni Basile. «Adesso abbiamo solo polvere e macerie, se domani dovessimo avere una capanna sarebbe già un primo passo, l’obiettivo è ricostruire».
L’ospedale civile di Agropoli era stato dismesso nel settembre del 2013 e riconvertito in Psaut, un punto di primo soccorso con a disposizione tre ambulanze e personale sanitario per la stabilizzazione del paziente e il suo eventuale trasferimento in altra struttura . A nulla servirono i ricorsi del comune contro il provvedimento dell’Asl, bocciati prima dal Tar Campania e poi dal Consiglio di Stato.

 

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