Via Crucis vivente” a Casal Velino: “un capolavoro, fatto da gente comune, che il paese non vuole perdere”

Vince Esposito

Sabato 4 aprile, alle ore 17:00, a Casal Velino capoluogo, si terrà la “Via Crucis vivente”, rappresentazione storico-religiosa della passione di Cristo con costumi d’epoca.

La manifestazione, che vanta una tradizione decennale, risalente agli anni Sessanta del Novecento, si svolgerà presso la Circumvallazione Paolo Correale, area adiacente al Municipio.

Da quando ho avuto il piacere di prendervi parte, circa vent’anni fa, ho sempre interpretato la Veronica, colei che con coraggio asciuga il volto insanguinato di Gesù”: spiega Stefania Lista, organizzatrice – insieme al cugino Federico Lista – dell’edizione 2015 della Via Crucis.

E continua, dando voce alle sue emozioni più intime: “La scena negli anni è cresciuta con me ed io con essa. Ogni volta che recito la mia parte, prima scagliandomi contro il sinedrio nel difendere Gesù e poi asciugandogli il volto mentre porta la croce, io mi commuovo realmente. Mi rendo conto che è difficile crederlo, ma la mia fede e la scena divengono un tutt’uno in quel momento, ed io riesco ad immedesimarmi nel tempo, nel luogo e nelle sofferenze di Gesù che, con dignità, ha sopportato ogni tipo di ingiusta tortura fisica. Con il cuore in tumulto dall’emozione, sgorgano dai miei occhi lacrime vere di commozione”.

Rispetto alla sua passione per la recitazione, Stefania risponde con altruismo, sottolineando il lavoro e l’entusiasmo dell’intero gruppo di attori e figuranti: “Sì, ho una passione innata, quasi naturale, per la recitazione. Ma, più che per la recitazione in sé, la mia è una passione per ciò che faccio, per una manifestazione che solo con l’impegno e il coinvolgimento di tutti i partecipanti diviene meravigliosa e suggestiva, oserei dire unica, nel far rivivere gli ultimi momenti del figlio di Dio”.

Una rappresentazione – conclude speranzosa – che spero e mi auguro non smetta di esistere, coinvolgendo sempre più giovani. Perché un capolavoro così, fatto da gente comune, non ha prezzo!”.

A proposito della partecipazione dei giovani alla manifestazione, Luigi Cortazzo, ventottenne di Casal Velino che interpreta il ruolo di Erode, si sofferma sull’importanza della conservazione delle tradizioni locali: “La Via Crucis vivente di Casal Velino capoluogo è una delle poche tradizioni che il paese non vuole e non deve perdere. Nonostante alcuni alti e bassi, la rappresentazione continua, ed è una sensazione inspiegabile per noi che la viviamo in prima persona”.

Io in primis sono due anni che partecipo alla Via Crucis – precisa Luigi – e noto che anno dopo anno, indistintamente, tutti mettono il loro impegno affinché la manifestazione riesca nel migliore dei modi. A tal proposito, ringrazio gli organizzatori per il loro intento di mantenere unito un gruppo con gioia e di continuare a mantenere accesa questa tradizione nel tempo”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version