15 anni senza Debora Radano. Il messaggio della mamma

L'evento del 17 giugno 2008 rimane indelebile nella mente di tutti coloro che hanno conosciuto Debora, un ricordo che continuerà a vivere attraverso le parole e i pensieri di chi le era vicino.

Ernesto Rocco
Debora Radano

Debora Radano, una studentessa dell’istituto Alberghiero “Paolillo” di Gromola, stava tornando a casa dopo aver superato l’esame del terzo anno. Purtroppo, il suo viaggio in moto con un amico ha preso una svolta tragica quando il mezzo è uscito di strada. L’incidente è avvenuto il 4 giugno di 15 anni fa alle 12:30 e Debora è stata immediatamente trasportata in condizioni gravi all’Ospedale di Vallo della Lucania.

La corsa in ospedale e il ricovero

Nonostante i migliori sforzi medici, le ferite riportate da Debora si sono rivelate fatali. Dopo due settimane di agonia, la giovane studentessa ha perso la vita: era il 17 giugno 2008. Questa improvvisa tragedia ha sconvolto non solo la sua famiglia, ma anche tutti coloro che la conoscevano e che avevano condiviso momenti di gioia con lei.

Chi era Debora Radano

Debora era originaria di Eredita, ma aveva stretto numerosi legami di amicizia a Capaccio, dove frequentava la scuola, e ad Agropoli, dove vivevano alcuni suoi parenti e dove aveva frequentato le scuole medie. In un attimo, la sua vita e quella di coloro che le erano vicini sono cambiate radicalmente: dalla felicità per aver superato l’esame del terzo anno, si è passati alla tragedia di un incidente stradale che ha portato via una giovane vita dopo due settimane di ricovero.

Oggi, in occasione dell’anniversario della sua morte, amici e familiari stanno condividendo numerosi messaggi sui social media per ricordare Debora. Tra questi, c’è anche il toccante messaggio della mamma, Teresa, che rivolge ogni anno alla figlia perduta.

Il messaggio della madre

Anche quando cerco di non pensarci, tutto il mio essere sa che arriva questo giorno, il giorno in cui te ne sei andata, il giorno in cui ho dovuto subire, il più disumano dei dolori.

Il giorno in cui un pezzo del mio cuore è andato perduto.

Pensavo, semplicemente finisse.

Invece per noi non è stato così.

Mi hai amata ancora di più, pur non essendo con me.

Ti sento e ti ho sempre sentita.

Quando eri ancora qui, nel mio mondo ti ho voluto strappare una promessa.

“Tu ci sarai sempre con me ? Anche dopo?”

Tu rispondevi solo “Sì”. Nessun commento, nessuna riflessione. Solo uno sguardo.

Allora non potevo immaginare quanto fosse vero quel sì, quanti modi speciali e segreti avresti trovato per essermi accanto sempre, quante volte ti saresti fatta sentire, riconoscibile solo da me, in una brezza, in un silenzio, in una carezza invisibile. In quei cuori che sempre compaiono, nei momenti più incredibili.

Allora non immaginavo come potesse essere forte una presenza nel vuoto più grande, nell’assenza.

E più passano gli anni e più quella presenza diventa unica, una partecipazione del tutto straordinaria alla mia vita, la tua mano nella mia, i tuoi giorni nei miei giorni, la tua risata nella mia risata.

Il tuo amore intrecciato al mio amore.

Non importa che gli altri comprendano, non mi interessano i discorsi razionali né le spiegazioni, non ho nulla da dire a chi non ha provato quello che provo io.

I miei ricordi sono custoditi in uno scrigno prezioso; è ancora molto doloroso guardarci dentro, nonostante il tempo, nonostante gli anni che sono passati. Non mi aspetto che una ferita guarisca, mi aspetto che da quella ferita sgorghi luce e pace, mi aspetto di trasformare tutta la sofferenza che è stata in una gioia pura, semplice.

Com’è sorprendente l’amore, ben più della morte…

Ricordare il dolore è difficilissimo,ma ricordare la dolcezza lo è ancora di più

Non ti dirò che mi manchi, sarebbe troppo facile e in fondo lo sai già.

Io ti dico che ti tengo Dentro.

Intrisa in ogni parte di me.

Sempre

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