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Vallo: la Soprintendenza fa chiarezza sui lavori di Piazza V. Emanuele

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La Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Salerno e Avellino interviene nell'ambito della polemica relativa al rifacimento  di piazza Piazza Vittorio Emanuele a Vallo della Lucania ed in particolare sulla scelta dei materiali utilizzati per il restyling.

"Attualmente - si legge nella nota della Soprintendenza - la piazza presenta una varietà di pavimentazioni che si ritengono incompatibili con il suo valore storico". Essa, infatti, "non presenta soltanto cubetti di porfido, ma anche asfalto e betonelle. A tal proposito appare rilevante evidenziare che la denominazione corretta di questo materiale è porfido del trentino e che la provenienza delo stesso è la provincia di Bolzano. Inoltre il fatto che l'attuale pavimentazione in cubetti di porfido sia stata messa in opera diversi decenni fa non certifica la storicità e, soprattutto, il valore culturale della pavimentazione stessa, atteso che la messa in opera di materiali è sicuramente ascrivibile agli anni '60  '70 del XX secolo. La pavimentazione in betonelle e in asfalto sono ancora più recenti; tali materiali venivano utilizzati soprattutto in aree destinate ad insediamenti industriali e non certamente nei centri storici, tanto meno in una piazza".

Poi la soprintendenza fa riferimento alla pietra preesistente nella piazza, posta nella gradonata a destra del porticato e sotto il porticato stesso, "che la soprintendenza ha prescritto di conservare, così come l'assetto ottocentesco della piazza".

Infine nella nota si fa riferimento alla scelta del nuovo materiale: "la scelta fatta dai progettisti e approvata dalla soprintendenza è determinata da una serie di fattori. In primo luogo il materiale originario conservato in alcune zone della piazza non è più reperibile sul mercato, per cui si è individuato un materiale compatibile per resistenza e cromatismo. Per quanto attiene le strisce di colore diverso, è il caso di evidenziare che trattasi sempre della stessa pietra calcarea grigia, ma trattata in modo diverso, mentre per la parte carrabile della piazza è previsto l'uso della pietra lavica, più resistente al traffico. Per quanto attiene gli altri aspetti della piazza - conclude la nota della Soprintendenza - tutto sarà conservato come ora: la fontana, la gradinata a copertura di un muro antico preesistente sulla piazza lato monumento, le essenze arboree".

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