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Vallo della Lucania: piazza V.Emanuele tra dubbi e polemiche

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Vallo della Lucania. La Soprintendenza "approva" il restyling di piazza Vittorio Emanuele ma non ferma le polemiche.  L'avvocato Vincenza De Luca, che nei giorni scorsi proprio alla Soprintendenza aveva chiesto "lumi" sul rifacimento dell'isola pedonale vallese e sulla scelta dei materiali utilizzati, interviene nuovamente sul caso evidenziando una serie di problematiche e di controsensi che i lavori stanno creando, soprattutto nell'ambito sociale, economico e commerciale della città.

 "Come cittadina - esordisce l'avvocato De Luca - ho il diritto di esprimere la mia contrarietà alla scelta politica dell’Amministrazione Aloia di bruciare, senza alcuna progettualità e visione d’insieme per Vallo, 5 milioni di euro per ripavimentare (malissimo) un centro storico ormai moribondo, peraltro mentre alcuni palazzi che circondano la Piazza cadono a pezzi, invece che puntare sulla richiesta di finanziamenti per iniziative a sostegno del commercio, dell’occupazione giovanile, della messa in sicurezza delle scuole e del sistema viario, del risparmio energetico, insomma per uno qualsiasi dei problemi di questo paese".

"A distanza di sole due settimane dall’apertura del cantiere - sottolinea l'avvocato vallese - su tre attività commerciali presenti nell’area attualmente dai lavori, una è tornata nella sua sede originaria “causa disagio cantiere”, come dice il cartello affisso, e un’altra ha esposto il cartello “cedesi attività”. "Detto questo, se c’è una cosa di cui è stata fatta (almeno parzialmente) giustizia è proprio il folle progetto presentato a dicembre 2013 dall’Amministrazione, che è stato bocciato dai vallesi, i quali in più di mille hanno firmato per far sentire il proprio dissenso, e dalla Soprintendenza stessa, la quale ha detto no al totale livellamento di tutta la Piazza con unificazione di zona carrabile e pedonale; all’eliminazione della cortina di lecci sul lato del Porticato; alla creazione della gradinata al posto del muro che chiude la Piazza (lato Monumento).


"Sì, un po’ di giustizia è stata fatta - continua Vincenza De Luca- Il Sindaco se ne faccia una ragione. Io non ho mai difeso asfalto e betonelle, ho solo cercato di capire perché si debbano pagare 90.000 euro ad un progettista napoletano che ha pensato di usare una pietra (della provincia di Matera) che, guarda caso, lo stesso giorno in cui si sottoscrive il contratto d'appalto e iniziano i lavori, si scopre non essere disponibile. A questo punto, se l’arenaria locale non c’è, se la pietra di Gorgoglione non c’è, perché non usare, risparmiando, il porfido che è sobrio e resistente? La mia non è una strenua difesa dei cubetti di porfido, ma la richiesta di una cittadina che si chiede in quale mondo la pietra senza nome che voi avete scelto, quale terzo ripiego in presunta assenza di arenaria locale e di peitrea di Gorgoglione, sia a questo punto migliore del porfido. Questo materiale, che non piace alla Soprintendenza di Salerno, è però usato nelle piazze più belle d’Italia, come Piazza del Quirinale, Piazza di Spagna, Piazza San Pietro, Piazza Navona.,.e mi fermo qui. Noi di Vallo, invece, che siamo un passo avanti a tutti, facciamo ripiego su una non meglio identificata “pietra calcarea grigia”, sulle “mattonelle” (sappia il Sindaco che i Vallesi già le chiamano così)  che non appaiono di certo migliori rispetto ai cubetti di porfido. Di sicuro non resisteranno alle macchie.

"Ciò detto  - continua De Luca - a parte “mattonellare”, quali sono le proposte di questa Amministrazione per Piazza Vittorio Emanuele? Quale sarà la sua funzione all’interno del PUC? Ripopoleremo il centro storico e aiuteremo i commercianti riportando le scuole al centro? La Piazza sarà aperta al traffico come  vuole l’assessore ai Lavori Pubblici o sarà resa isola pedonale, come si dice che voglia il Sindaco, per i Grandi Eventi? Il Sindaco tira in ballo Via Roma, ma lui cosa ha fatto per risollevarne le sorti? Ne ha parlato in qualche Consiglio Comunale o in qualche Assemblea pubblica con i cittadini? Parla di Via Roma e Piazza Santa Caterina, ma nulla ha fatto per migliorare quella situazione di degrado, anzi ha soltanto alimentato un clima da tifoseria basato su attacchi personali. Ricordo al Sindaco che la pietra Santafiora (di Viterbo) fu scelta dall’Amministrazione insieme al Soprintendente Prosperetti, venuto di persona a Vallo, il quale non volle nemmeno guardare il campione di arenaria locale che l’Osservatorio Civico “la Piazza”e l’Associazione Badia di Pattano avevano fatto preparare dal marmista Stifano. Il risultato della scelta, fatta dall'amministrazione Sansone di cui Aloia faceva parte e dal soprintendente Prosperetti, è sotto gli occhi di tutti. Se qualcuno scrive o vigliaccamente e falsamente insinua che la pietra è stata scelta da qualche cittadino, pubblichi il relativo verbale di scelta della pietra, se ne è in possesso". 

"Le amministrazioni comunali - conclude l'avvocato Vincenzo De Luca - per nostra fortuna vanno e vengono, la Piazza rimarrà, abbiate rispetto di essa e dei cittadini".

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