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Vallo della Lucania, ancora polemiche sulla Tosap

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Nuove polemiche a Vallo della Lucania sulla Tosap. Questa volta ad alzare la voce è il consigliere comunale di minoranza Nicola Botti, che con una lettera inviata a palazzo di città e al Prefetto di Salerno, protesta per la mancata convocazione di un consiglio comunale sul tema, come chiesto dal gruppo consiliare "Grande Vallo", unitamente al consigliere Pietro Miraldi. Di seguito il testo della missiva.

Al sig. Prefetto – Ufficio Territoriale di Governo – Sa
pec: protocollo.prefsa@pec.interno.it
Al sig. Sindaco del Comune di Vallo della Lucania, dott. Antonio Aloia
pec: prot.vallodellalucania@legalmail.it
Al sig. Segretario Generale del Comune di Vallo della Lucania, dott. Claudio Fierro
pec: segreteriacomunalevallo@legalmail.it

Oggetto: Mancata convocazione consiglio comunale su richiesta del gruppo di minoranza.

Il sottoscritto, avv. Nicola Botti, nella qualità di consigliere comunale di minoranza, in proprio e come appartenente al gruppo “GRANDE VALLO”, nell’interesse dell’ente, si sente purtroppo costretto, ancora una volta, a ricorrere al sig. Prefetto di Salerno per ottenere la convocazione del Consiglio Comunale.
Invero, in data 25.11.2014, con richiesta prot. n. 13970, la minoranza consiliare del gruppo “GRANDE VALLO”, unitamente al consigliere dott. Pietro Miraldi, ha richiesto la convocazione del consiglio comunale, ai sensi e per gli effetti di quanto dettato dall’art. 39 comma 2 DLgs. N. 267/2000 e ss. mm. ii., al fine della discussione del seguente ordine del giorno: “Regolamento tassa di occupazione spazi ed aree pubbliche (TOSAP): PROVVEDIMENTI”. Alla richiesta veniva allegata apposita proposta di deliberazione.
Ad oggi, detta richiesta è rimasta lettera morta, essendo trascorsi inutilmente i termini di legge. 
Il citato T.U. sugli enti locali, lo Statuto Comunale e il Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale parlano chiaro: 
a richiesta di almeno un quinto dei consiglieri in carica, la riunione del Consiglio deve aver luogo entro il termine di venti giorni dalla presentazione della domanda, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.
L’art. 39, 2° comma del T.U. 267/2000 non lascia alcun dubbio sulla sua interpretazione. :
“Il Sindaco è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri”
Se così è, perché la legge non viene rispettata?
Perché, tale scientifico, arbitrario comportamento politico ed istituzionale, viene adoperato inopportunamente e costantemente, da questa improduttiva Maggioranza Comunale, su ogni proposta ed istanza dei Consiglieri Comunali di Minoranza?
Quali sono i motivi, gli scopi, i vantaggi per i quali, con comportamenti illegali, gli Amministratori di maggioranza continuano nel dis-amministrare spudoratamente il nostro Comune, con così tanta arroganza e contro gli interessi di una intera cittadina, ridotta ormai ai minimi termini?
Non siamo di fronte ad una previsione di legge secondaria o di minore importanza, la cui applicazione è lasciata alla discrezionalità o all’arbitrio di chi è chiamato a darne esecuzione. Siamo, invece, dinanzi ad una norma posta alle basi del nostro ordinamento democratico, a tutela dei diritti e anche dei doveri delle rappresentanze popolari, specie se costituenti Organi dello stesso ordinamento e, nel caso di specie, del sistema della Autonomie Locali. 
Sicché, la sua violazione mina le basi del nostro ordinamento democratico. Il Sindaco, che dovrebbe essere figura equilibrata a garanzia dell’intero Consiglio Comunale (maggioranza ed opposizione),ancora una volta viene meno al rispetto di tali norme. Tale atteggiamento è stato sempre e puntualmente stigmatizzato dai Consiglieri di opposizione.

Esso, dimostra inequivocabilmente, l’incapacità amministrativa, oltre che il macroscopico grado di inciviltà politico-istituzionale che caratterizza l’attuale gestione comunale di Vallo della Lucania, il suo scarso rispetto dei cittadini, l’inesistente concezione della legalità e della democrazia che la contraddistingue.
Siamo in presenza di gravi e persistenti violazioni di legge che non garantiscono il normale funzionamento dell’organo consiliare.
La maggioranza consiliare rimane sorda e chiusa ad ogni dialogo e confronto. L’acclamata inerzia e mancanza di volontà, da parte di questi Amministratori Comunali, non è più giustificabile. L’argomento per cui è stata richiesta la convocazione del consiglio comunale, risulta oggettivamente di notevole rilevanza per la collettività.
Di recente sono state notificate a molti contribuenti ruoli tributari con richieste di pagamento di tasse (TOSAP), riferite a tutti i precedenti anni non caduti in prescrizione, non versate per la occupazione di suolo pubblico derivante dalla esistenza di “generici” passi e/o accessi carrabili al servizio di lotti o immobili privati senza alcuna distinzione, né puntuale verifica della effettiva tassabilità.
Innumerevoli sono state le contestazioni mosse dai cittadini, i quali in un momento di grave crisi economica, si vedono ulteriormente tartassati da una impropria quanto avventata scelta politica, non oggettivamente suffragata da dati certi, né da una precisa normativa

Siamo, ormai, di fronte ad una amministrazione che procede a “ruota libera” senza rispondere alle più elementari norme di legge ed incapace di amministrare la nostra cittadina nella quale, ormai da fin troppo tempo, non vene più garantito alcun servizio essenziale.

Per tutto quanto innanzi riferito ed illustrato, Voglia Sua Eccellenza il Prefetto, adottare ogni più opportuna misura finalizzata alla convocazione urgente del consiglio comunale di Vallo della Lucania.
Vallo della Lucania lì 16 dicembre 2014.
Il consigliere 
Avv. Nicola Botti

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