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Un'altra pagina di sport firmata Franco Dellisanti

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Lezione di calcio all'Agropoli con il Torrecuso

I valori, alle volte, vanno oltre la rivalità. Proprio questo si è verificato oggi ad Agropoli dove tutto il pubblico al momento dell'ingresso in campo delle squadre ha riservato al tecnico Franco Dellisanti un lunghissimo applauso a dimostrazione dell'amore che questa città prova nei suoi confronti. 

L'allenatore dal canto suo ha risposto emozionato, ricambiando l'applauso per poi scappare in panchina forse proprio per la troppa emozione. Ad ogni modo la sua risposta non si è lasciata attendere a fine gara quando ha così commentato l'accaduto:  "Non ho parole ho ancora la pelle d'oca. Sono legatissimo all'Agropoli, se nella mia carriera ho fatto il salto di qualità tra i professionisti lo devo a questa città. C'è feeling con la gente, quando ero qui mi piaceva vivere la città, confrontarmi quotidianamente con i tifosi durante la settimana. Giravo in paese e parlavo con tutti, ho un gran ricordo". 

Dellisanti ha allenato i delfini prima nella stagione '92/'93 e poi due anni fa prendendola a Gennaio e traghettandola fino alla salvezza raggiunta solo al playout ai danni del Sambiase. Erano due epoche diverse e soprattutto due stadi diversi, "Landolfi" e "Guariglia". Il commento del tecnico al ritorno ad Agropoli fu: "Sono qui per rivedere sugli spalti quella gente che invece lasciai al ‘Landolfi’, quello stadio che non ho più ritrovato, dove ora c’è l’asfalto che però non ha certo coperto i miei ricordi". Oggi il "Guariglia" era pieno, magari per vedere anche lui e il suo favoloso Torrecuso delle meraviglie. La lezione, perchè di lezione si è trattata, impartita all'Agropoli sarà ricordata per molto tempo. Entrerà nella storia e verrà sicuramente tramandata tra le generazioni di sportivi amanti di ricordi da rievocare al bar (quelli ad Agropoli non mancano, come le chiacchiere calcistiche). Dellisanti ha aggiunto un altro capitolo alla sua storia agropolese, questa volta da avversario, ahinoi! 

Chi scrive, era troppo piccolo per ricordare la prima Agropoli di Dellisanti, ricorda la seconda salvatasi grazie al suo arrivo e soprattuto al suo lavoro. Anche in quest'ultima avventura i ricordi sono tanti, dagli errori sui cognomi dei giocatori ("Mallardi, Altobelli") al giorno della pallonata in faccia durante un allenamento. Il tutto però sempre con la genuinità che lo distingue, la stessa che oggi lo ha portato in testa alla classifica. In un calcio, infine, dove i valori (gli stessi che vengono citati ad inizio articolo) stanno scomparendo sotterrati dall'avidità, c'è chi ancora porta la sua integrità in giro per mezza Italia. Lunga vita a Franco Dellisanti, sportivo da prendere ad esempio. 

Dellisanti nel momento del saluto

L'applauso dell trubuna "Carmine Palluotto"

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