Il Grillo parlante

Speculazioni "speculari"

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In questo caso la storia non si ripete ma è sempre la stessa. Parafrasando Marx, la vicenda dell'Ospedale di Agropoli dopo la "tragedia" (e le tragedie quotidiane che si verificano per la sua chiusura) si sta trasformando sempre più in una "farsa". Due figure simbolo della querelle infatti, il sindaco di Agropoli e il presidente del meritorio Comitato Pro Ospedale, continuano a punzecchiarsi a mezzo stampa e social network. Indubbiamente due persone scaltre e intelligenti e proprio per questo è ancora più grave la speculazione che si va facendo sulla struttura ospedaliera agropolese. Partiamo da una verità: l'ospedale di Agropoli è stato chiuso perché quando si poteva fare qualcosa non lo si è fatto.Perché quando si decidevano le linee guida della Sanità in Campania, sebbene sollecitate le Amministrazioni locali a fare quadrato con i Consiglieri regionali salernitani, si è preferito parlare e non scrivere, mandare comunicati stampa e non convocare riunioni di urgenza, programmare future campagne elettorali e non chiamare i consiglieri regionali ad assumere davanti alla comunità cilentana un esplicito mandato bipartisan. Se lo sforzo politico degli amministratori locali fosse stato rivolto non già ad accorpare la ASL di Vallo a Salerno per "fare un dispetto a Cuccaro", lasciando fagocitare gli interessi di Agropoli a quelli della città capoluogo, forse oggi saremmo qui a raccontare un'altra storia. E' la storia del marito che si evira per fare dispetto alla moglie; intanto anche senza ASL Vallo conserva il suo ospedale, Agropoli lo ha perso: forse qualcuno dovrebbe riflettere sulle proprie strategie politiche. Ma veniamo a questi giorni. Con l'emergenza immigrati sempre più drammatica si paventa la possibilità che la struttura di Agropoli possa essere destinata all'accoglienza dei profughi. Chi lo dice? I Social Network. Da chi parte? Forse la chiacchiera da bar. Eppure diventa una notizia. Al via il tam tam, le invettive e le rettifiche. "Ho sentito il Prefetto, l'ipotesi non è in agenda". "Mostra le carte, io ho compilato il form su internet, ecco le prove". Parliamoci chiaro, le possibilità che l'Ospedale di Agropoli riapra sono quasi zero. Accoglienza per gli immigrati, perché no. Come ha denunciato Papa Francesco, non nascondiamo dietro a verosimili ma finti nobili motivi la globalizzazione dell'indifferenza. Più probabile che una struttura moderna e all'avanguardia come questa possa far gola alla Sanità privata con offerte low cost che in epoca di Spending Review fanno gola e fanno cassa. Cari Franco e Giovanni, sull'Ospedale non si specula. Ciascuno di voi ha assunto un ruolo pubblico e deve conservarlo con rispetto e dignità. Dopo il danno della chiusura, noi agropolesi non meritiamo anche la beffa di uno speculare teatrino.

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