Mano pesante del giudice sportivo nei confronti del giovane delfino D’Avella, il ragazzo reo, come si legge dal comunicato ufficiale della Lega Nazionale Dilettanti, “di avere, dalla panchina, invaso l'area tecnica della squadra avversaria rivolgendo espressioni offensive all'allenatore” è stato squalificato per due turni. Le motivazioni sono tutt’altro che veritiere, D’Avella è un ragazzo educato e sempre rispettoso delle regole e senza dubbio non ha rivolto espressioni offensive al “Pampa” Sosa. 

Anche lo stesso tecnico del Sorrento a fine gara aveva commentato l’accaduto esortando il ragazzo ad usare la sua testa e non quella del proprio allenatore che invece, sempre a detta del “Pampa”, lo aveva invitato ad andare a raccogliere i palloni nella panchina rossonera. Sempre di due turni la squalifica di Iuliano, anche lui coinvolto in quei concitati minuti. Assurda la stessa parità di trattamento quando invece il calciatore del Sorrento ha utilizzato espressioni offensive e minacciose nei confronti di D’Avella.