Tradizioni religiose nel Cilento

Sapri festeggia il patrono San Vito. Festa anche in altri 4 comuni

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E' tutto pronto a Sapri per i festeggiamenti in onore di San Vito, patrono della cittadina del Golfo di Policastro. Gli appuntamenti entrano nel clou la prossima settimana. Domani, lunedì 9 giugno, alle ore 19, si terrà la celebrazione eucaristica e l'unzione  degli infermi. Mercoledì alle 10,30, invece, la benedizione dei bambini. Nel week end prenderanno il via anche i festeggiamenti civili: sabato alle 21.30 in piazza Plebiscito si esibirà la band degli Aedi.

 Domenica 15 giugno, invece, giorno tradizionalmente dedicato al Santo, gli appuntamenti inizieranno fin dal mattino: alle 10 ci sarà la benedizione delle auto in piazza Plebiscito; alle 11, presso la villa comunale, si terrà una matinée musicale a cura del concerto bandistico "Città di Sapri"; alle 18 l'appuntamento più atteso, la processione per le vie della città con la statua del Santo. A concludere i festeggiamenti, in serata, l'esibizione della banda "Città di Sapri" con la partecipazione del soprano Samantha Sapienza, del baritono Hilmar Rauch e del tenore Francesco Formicola. 

La figura di San Vito è da sempre legata al territorio del Cilento e della Piana del Sele. Non si hanno dati storicamente accertati sulla sua origine, ma la tradizione lo vuole nato in Sicilia da padre pagano. Secondo una passio del VII secolo il fanciullo siciliano Vito, dopo aver operato già molti miracoli, sarebbe stato fatto arrestare proprio su istigazione del padre. Dalle carceri sarebbe stato liberato miracolosamente da un angelo. Una volta fuori, insieme al precettore Modesto e alla nutrice Crescenzia, si sarebbe recato in Lucania per continuare il suo apostolato. Si dice che dopo il martirio le ossa di San Vito furono gettate nel fiume Sele, ma è molto probabile che sia stato seppellito accanto alla chiesa di Eboli a lui dedicata e questa ipotesi si consolida grazie ai vari ritrovamenti. 

San Vito è festeggiato anche a Capaccio e Pisciotta (comuni di cui è compatrono), Felitto e Tortorella. 

Secondo la tradizione Capaccio Scalo è stato un luogo fondamentale nella predicazione del martire.

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