Cronaca

Santa Maria: rapina alla gioielleria Coppola, ecco tutti i dettagli

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Cinque i malviventi, tre arrestati

I Carabinieri della Compagnia di Agropoli e della Stazione di Santa Maria di Castellabate hanno tratto in arresto A.C. classe 1980, L.R. classe 1970 e E.M. classe 1995, tutti con precedenti di polizia. I predetti, unitamente ad altre due persone in corso di identificazione, con volto parzialmente travisato da cappellini e scaldacollo, armati di due pistole, alle ore 10:30 di questa mattina, hanno fatto irruzione all’interno della gioielleria “Il Gioiello di Tullio Coppola” ubicata in Corso Matarazzo a Santa Maria di Castellabate e dietro minaccia delle armi, tentavano di impossessarsi dei gioielli; tuttavia i rapinatori, per timore delle numerose persone sopraggiunte sul posto, desistevano dal loro intento, dandosi alla fuga a piedi, durante la quale uno di essi, dietro minaccia delle armi, strappava una collanina d’oro dal collo di una passante.

 I rei proseguivano quindi la fuga a bordo di una moto e di un’autovettura, adibita a taxi. Sul posto assisteva ai fatti un Carabiniere libero dal servizio, che ha dato prontamente l’allarme alla Centrale Operativa e ha consentito con le informazioni acquisite di individuare prontamente i rapinatori.

I Carabinieri di questa Compagnia si mettevano immediatamente all’inseguimento dei malviventi, predisponendo anche numerosi posti di controllo, che tuttavia venivano forzati dai rapinatori in fuga, che non si fermavano all’alt. Ciononostante i militari inseguivano i rei fino a Capaccio Paestum in località Ponte Barizzo, dove riuscivano a fermare l’autovettura con tre rapinatori a bordo. Le immediate indagini consentivano di rinvenire lungo la via di fuga un trolley rosso, gettato dalla macchina lungo la fuga, contenente gli indumenti utilizzati dai rapinatori, un pugnale di 27 cm., un rotolo di nastro adesivo, e numerose fascette di plastica già accoppiate a mo’ di cappio, utilizzabili per immobilizzare altre persone. Il suddetto materiale e l’autovettura utilizzata venivano sottoposti a sequestro.

Sono in corso indagini al fine di identificare gli altri due complici. Gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Salerno-Fuorni a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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