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Sanità è contro tra il sindaco di Vallo Aloia e l'on. Gambino

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Il sindaco di Vallo della Lucania, Toni Aloia, risponde alle provocazioni del consigliere regionale Alberico Gambino che nei giorni scorsi era intervenuto sul problema della sanità e in una lettera indirizzata al manager dell'Asl, Antonio Squillante, aveva fatto presente che il nosocomio vallese era l'unico del territorio sfuggito ai tagli operati dall'azienda. 

Di seguito la replica del primo cittadino vallese.

Purtroppo per l’ennesima volta la mia città e l’intero Cilento devono subire l’attacco ingiustificato su temi sensibili come quello della sanità. La cosa più grave che tale attacco viene da chi, il Consigliere Regionale Alberico Gambino, dovrebbe avere a cuore una visione ampia sul sistema della sanità dell’intera Regione Campania, e non solo l’interesse del territorio di appartenenza. Sorprende ancora di più che tale sconsiderata presa di posizione, molto lacunosa da un punto di vista normativo, propria di chi non conosce a fondo i reali problemi e le variegate realtà territoriali, viene da chi in più occasione è stato gratificato, elettoralmente, dal territorio Cilentano". A parlare è il sindaco 
Per tale ragione è giusto ricordare, allo smemorato Consigliere Regionale, e a tutti coloro, che nei mesi scorsi hanno a più riprese “attaccato”, senza alcuna ragione l’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania e l’intero sistema della sanità del Cilento e Vallo di Diano, che la Regione Campania, la Provincia di Salerno si estende “geograficamente” a Sud fino alla città di Sapri. Pertanto i cittadini residenti in questi territori non sono cittadini di serie B rispetto a quelli dei centri metropolitani, sono cittadini a cui va garantito il sacrosanto diritto alla salute, come a quelli residenti nel salernitano, e nell’agro-sarnese-nocerino. Cristo non si è fermato ad Eboli.
Il nostro territorio già da alcuni anni ha dovuto subire ingiuste penalizzazioni. La prima quando scelleratamente è stata cancellata l’ASL SA/3 per costituire un’unica mega ASL, l’ASL Salerno. L’istituzione della “mega-ASL” della provincia di Salerno, ha portato alla creazione di un’Azienda Sanitaria con oltre un milione di abitanti che certamente ed inevitabilmente ha compromesso l’efficienza, l’efficacia e la funzionalità della gestione. Caro Consigliere, questo ha fatto si che un’ASL come la nostra, l’ASL SA/3 che rappresentava un modello per efficienza amministrativa, dirigenziale ed economica, ha dovuto subire la scomparsa di tutti i risultati positivi raggiunti e la loro diluizione nel grande mare dell’infelice, e catastrofica situazione dell’ASL salernitana con tutte le conseguenze che ne sono derivate. Questo mio territorio, il Cilento, che come vedo Lei conosce poco, caro Consigliere, ha dovuto subire lo smantellamento della sua Rete di Emergenza con la chiusura dell’Ospedale di Agropoli (l’unico e solo ospedale chiuso nella Provincia di Salerno rispetto a quanto invece previsto dal famoso decreto 49 della Regione Campania) e il ridimensionamento “di fatto” degli ospedali di Sapri, Roccadaspide e Polla. 
I nostri ospedali sono quelli che soffrono di più la drammatica carenza di personale medico, infermieristico, ausiliare.  
I nostri ospedali sono quelli che registrano la più importante carenza di infrastrutture elettromedicali, che da molti anni non vengono né sostituite, né aggiornate. Venga a visitare le nostre strutture sanitarie, si renderà conto di persona, quanto è vero quello che in queste poche righe le sto raccontando.
In questo contesto, è giusto riconoscere che l’attuale manager, rispetto ai suoi predecessori, ha cercato di omogenizzare la risposta sull’intero territorio dell’ASL Salerno,  non dimenticando le periferie, cercando di colmare questo ingiusto gap.
Il Consigliere Gambino dimentica, o forse non sa una cosa fondamentale: la Regione Campania ha riconosciuto, a più riprese al nostro Ospedale San Luca il meritato e prestigioso ruolo di Centro di Emergenza di III° livello. Tale ruolo in verità è stato riconosciuto alla nostra struttura già con la Legge Regionale 2 del lontano 1994 e del 1998, che le assegnavano, viste le caratteristiche che possedeva e i reparti attivati quali la Chirurgia d’Urgenza la Neurochirurgia, la Neuroradiologia e l’UTIC, il ruolo di DEA (Diaprtimento di Emergenza e Accettazione) di secondo livello, affindandole così un ruolo indiscusso di struttura sanitaria di riferimento a sud di Salerno. Il nuovo Piano di Riordino Ospedaliero, approvato il 28 novembre 2008, dalla Regione Campania, identificando il nostro Ospedale San Luca Centro di Riferimento per l’Emergenza di III° livello, riconosce di fatto il ruolo strategico cruciale che il nostro nosocomio obiettivamente ha svolto e svolge a Sud della Provincia di Salerno. Questo è frutto senza ombra di dubbio dell’abnegazione e la professionalità dei molti operatori sanitari e dei vari quadri dirigenziali ed amministrativi che per alcune generazioni si sono avvicendati, e anche dell’impegno di una classe politica, figlia di questa terra cilentana, che ai vari livelli comunale, sovra comunale, regionale e parlamentare hanno nel corso degli anni incentivato, ed accompagnato la crescita di questa importante realtà sanitaria del nostro territorio. Questo significa, caro Consigliere, che il nostro Ospedale è equiparato, come funzione all’ospedale di Nocera. Questo significa, caro Consigliere, che nell’ASL Salerno esistono due Ospedali di riferimento nel Sistema di Emergenza: l’Ospedale di Nocera e quello di Vallo della Lucania.
Spero che Gambino, e tutti i detrattori che in questi mesi hanno a più riprese attaccato il prestigioso ruolo del nostro Ospedale nell’intero sistema sanitario salernitano, non vogliano far tornare questo territorio ad un triste passato, quando i nostri pazienti erano costretti a migrare, anche per banali patologie, per vedere soddisfatti la loro giusta richiesta di salute. Se questa è la loro idea, a tali soggetti deve essere chiaro che avranno la ferma e decisa contrapposizione dell’intero territorio cilentano. 
Perché il Consigliere Gambino, piuttosto di spendere le proprie energie in sterili ed inutili contrapposizioni tra territori non si fa paladino di una battaglia che il Cilento sta combattendo da alcuni anni: la creazione della seconda ASL a sud di Salerno ?. Sono sicuro che su questa proposta non avrò dal Consigliere alcuna risposta. 

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