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Sanità, Caldoro: azzerati i debiti. Pica: è solo campagna elettorale

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Il Governatore esclude la riapertura dell'ospdale d'Agropoli

Sblocco del turn over e circa mille assunzioni, tra i cosiddetti precari della sanità, in Campania, a partire dall’inizio del prossimo anno, grazie all’azzeramento dei vecchi debiti: ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia, è stato il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Il governatore della Campania, secondo quanto riportato dall'Ansa - ha voluto ricordare il "risultato storico raggiunto" con i circa 180 milioni di euro strutturali che consentiranno all’ente “di fare quello che non è riuscito a fare in questi anni”. 

Il presidente della Campania, parlando delle spese che l’ente è stato costretto a fronteggiare per garantire i livelli assistenziali ai cittadini, ha detto che “le prestazioni, in questi anni, sono aumentate del 15%” a fronte “di una diminuzione del personale che, dal 2007 al 2013, è stata di oltre 9mila unità”.

“Garantire i servizi con così tanto personale in meno – ha spiegato Caldoro – significa compensare con turni straordinari i quali producono costi maggiori”. “É meglio assumere un giovane medico – ha spiegato Caldoro – che aumentare le ore di lavoro di quelli in servizio”. In sostanza, ha rimarcato, “avere 1-2 unità in più, costa di meno che pagare gli straordinari”.

Sulla possibilità della riapertura delle strutture chiuse nell’ambito delle politiche di contenimento, il presidente della Campania ha sottolineato che, al momento, “appare molto più probabile rivedere il numero dei posti letto prevedendo, in qualche caso, anche degli aumenti”. 

“Si sta promuovendo una pericolosa rappresentazione della condizione in cui versa la Sanità in Campania". Questa la replica del consigliere regionale del Pd Donato Pica. "Il presidente Caldoro continua a parlare di conti risanati e di stabilizzazione di personale medico, mentre cresce il disagio delle comunità locali”.

“Siamo di fronte – ha sottolineato Pica – ad una gestione episodica e frammentaria ed ancora non si intravedono atti programmatori certi e non datati nel tempo. Il decreto 49/2010 è vecchio di quattro anni, inattuato ed inattuabile: fotografa una realtà che si è profondamente modificata”. “La verità è – ha aggiunto Pica – che mentre si smantella la rete degli ospedali, non si provvede a rafforzare l’assistenza territoriale, puntando sui presidi diagnostici e sulla rete dei medici di base. In questo modo scompare ogni forma di tutela per i cittadini che risiedono nelle aree non attrezzate dal punto di vista ospedaliero”.

“Nelle prossime ore – ha evidenziato Pica – formalizzeremo ancora una volta la richiesta di rivedere la rete dell’urgenza e dell’emergenza procedendo alla riattivazione complessiva e pienamente funzionale degli ospedali di Scafati ed Agropoli, oltre che al potenziamento della struttura di Castiglione di Ravello in considerazione della collocazione geografica, dell’entità della popolazione e dello stato delle infrastrutture stradali”.

“Il Pd ritiene indifferibile – ha concluso Pica – la convocazione di un tavolo con il Governo centrale per affrontare il caso-Campania analizzando tutti gli aspetti della situazione: sblocco delle assunzioni ed integrazione dei vari servizi di assistenza ai cittadini, tenendo conto dell’urgenza di elevare i livelli qualitativi delle prestazioni in un quadro di maggiore efficienza amministrativa”.

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