Cultura

San Mauro, domani anniversario del Miracolo della galleria della “Spina”

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I fatti si riferiscono al 14 Gennaio 1889, giorno di vigilia della festività patronale a San Mauro la Bruca. Il paese è situato sulla collina che guarda sulla valle del Lambro e conta poco più di 600 abitanti insieme alla frazione di San Nazario.

 

 

Al centro dell'abitato si trova la Chiesa Parrocchiale dedicata a Sant'Eufemia Vergine e Martire, padrona del paese, nella quale è custodita anche la statua del Santo protettore: San Mauro Abate, la cui solennità ricorre il 15 di Gennaio. In paese, la ricorrenza di San Mauro, è celebrata in forma votiva anche l'ultima domenica di Aprile e l'ultima di Agosto. Fin dai tempi passati la festività è molto sentita, tanto da richiamare fedeli da diversi paesi vicini. Inoltre, in seguito ad un evento verificatosi la notte del 25 Luglio del 1969, la Chiesa di San Mauro è stata elevata a Santuario Eucaristico.

Riportiamo ora la cronaca dei fatti secondo il racconto fornito da uno dei protagonisti a don Pasquale Allegro, parroco del paese per tanti anni e che con i suoi lavori ha notevolmente contribuito alla ricostruzione della storia dell'intero comune:

“Il 14 gennaio 1889 io lavoravo all’imbocco della galleria “Spina” sulla linea ferroviaria Napoli-Reggio Calabria, con imbocco presso la stazione ferroviaria di San Mauro La Bruca, come muratore, e sistemavo i bolognini (blocchi di pietra intagliati che formano la volta all’ingresso della galleria). Alle ore 11:00 venne una persona, che noi scambiammo per un ingegnere, come ne venivano spesso a controllare i lavori. Entrò nella galleria e invitò gli operai che vi lavoravano ad uscire per consumare la colazione.

Qualcuno fece notare che non era ancora mezzogiorno. Egli mostrò il suo orologio: segnava mezzogiorno. Gli operai uscirono e solo pochi rimasero, non avendo accolto l’invito, e continuarono a lavorare. Il presunto ingegnere si allontanò e quando fu sulla passerella di legno sul fiume Lambro, si girò verso noi tutti, che eravamo fuori della galleria, e si mostrò sotto l’aspetto del Santo Abate Mauro, in abiti pontificali. In quel momento la galleria franò per oltre 150 metri, e i pochi operai che non accettarono l’invito, rimasero sepolti tutti. Noi tutti, che eravamo fuori, a quella visione levammo un sol grido e riconoscemmo di essere stati salvati da morte da questo miracoloso intervento di San Mauro Abate.

Il giorno dopo, 15 gennaio 1889, festa di San Mauro Abate, in San Mauro La Bruca, salimmo tutti sul colle a venerare il Santo nella sua Chiesa, e riconoscemmo nell’immagine ivi venerata il Santo a noi mostratosi sulla passerella di legno sul fiume Lambro e ringraziammo il Signore che per mezzo di San Mauro ci aveva salvato.”

Queste foto sono datate 14 gennaio 2013. Il parroco di allora, don Antonio Greco, volle ricordare il giorno del miracolo con questa targa-immagine di san mauro abate attaccandola alla galleria dove il santo fece il miracolo (Foto Regina Grampone)

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