Si è tenuta questa mattina, davanti l'ingresso dell'ex tribunale di Sala Consilina, la conferenza stampa dell'ex sindaco del centro valdianese Gaetano Ferrari che ha voluto far chiarezza sull'inchiesta che lo vede protagonista con l'accusa di interruzione di pubblico servizio per non aver voluto consegnare le chiavi del palazzo di giustizia bloccando così le operazioni di trasloco degli uffici a Lagonogro. "Sono stato punito per aver difeso il nostro tribunale", ha detto Ferrari. 
"Un anno fa non ebbi le garanzie che la struttura di Lagonegro fosse idonea a dare sicurezza ai cittadini di Sala Consilina e del Vallo di Diano per cui mi rifiutai  di dare le chiavi e il presidente del tribunale diede l'ordine di inviare le carte alla Procura della Repubblica dando il via all'indagine penale". "I fatti - aggiunge Ferrari- parlano chiaro, si è aspettato che smettesi di fare il sindaco per poi colpire una persona che nell'ambito della sua funzione ha tentato di tutelare la salute pubblica dei cittadini e ha voluto difendere un'idea di giustizia che è stata completamente stravolta". "Sono amareggiato - ha concluso l'ex sindaco - e mi difenderò in tutti i modi possibili". Nell'inchiesta è coinvolto anche Attilio De Nigrs, dirigente dell'area tecnica del comune.