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Ripascimento tra Salerno e Agropoli,Legambiente:soffocheranno la costa

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Dopo l'annuncio dello sblocco dei fondi per realizzare la grande opere di ripascimento costiero del Golfo di Salerno, tra il capoluogo ed Agropoli, insorge Legambiente. "45 pennelli e 4 celle, per un totale di 1.200.000 tonnellate di massi, l’equivalente di una collinetta alta circa 300 metri, a proteggere, o meglio a soffocare, 37 km di ecosistema costiero di alto valore naturalistico, paesaggistico e storico tra Pontecagnano, Battipaglia, Eboli, Capaccio e Agropoli. Un’opera che in Italia è seconda soltanto al Mose di Venezia". Denunciano dall'associazione ambientalista. 

"Provincia di Salerno e Regione Campania festeggiano questo risultato come espressione della capacità di fare rete per la macroprogettazione. Legambiente, invece  - si legge nella nota - da tempo impegnata nella protesta #notonz, lamenta la mancanza di un approccio di sistema che analizzi altri tipi di numeri, qui assenti: l’apporto detritico dei fiumi, l’occupazione abusiva del demanio e delle dune costiere, la mobilità sostenibile, la qualità dei 200.000 metri cubi di sabbie per gli inevitabili ripascimenti, l’agricoltura di eccellenza, la balneabilità, la rete dei beni culturali della Piana del Sele, della greca Poseidonia e della etrusca Pontecagnano. Il tutto, poi, in barba all’articolo 9 della Costituzione Italiana, alla Convenzione Europea per il Paesaggio, agli strumenti di Valutazione Ambientale e Strategica – inesistente – e alle alternative più efficaci e sostenibili".

"Nell’illusione di salvare qualche metro quadrato di spiaggia - conclude la nota di Legambiente - si sacrifica di sicuro il mare e si abbandona il territorio. Quale rimedio è mai questo? Ci sono ben altri modi per tutelare le nostre coste, evitando di sprecare 70 milioni di euro in un progetto impattante, dannoso, obsoleto. Eppure, purtroppo ancora una volta, si è persa una grande occasione di pensare davvero alla tutela del nostro territorio".

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