Cilento – Un vecchio “modo di dire” diventato quasi lo slogan di questo periodo dice che “a Natale tutti si sentono più buoni”. Questa è una frase che mette in evidenza come nei periodi natalizi ci si senta in qualche maniera diverso, pronti a modificare il nostro “status quo pro”.
Una verità che possiamo notare facilmente: basta dare un’occhiata alle vetrine, alle strade, ai vari mercatini che si vanno concretizzando nei borghi più antichi di ogni comune o cittadina. Indubbiamente non poteva mancare la variazione nella nostra cara ed amata gastronomia, favorendo ed accrescendo proprio una forma di “neo-protezionismo culinario” che si basa anche sulla stagionalità e (come in questo caso) sulle festività. Della deliziosa tradizione gastronomica sono proprio i dolci a subire una metamorfosi e a caratterizzare questo periodo; direttamente dalle “cucine povere” della nostra cultura utilizzando naturalmente materie prime a chilometro zero. I primi dolci che incontriamo nelle cucine delle care “mamme e nonne Cilentane” sono i “scauratielli”, dolci fritti a forma di ciambelline ricoperti da dolce miele caldo e zucchero a velo. A seguire abbiamo le pasticelle o come nel dialetto locale i “cauzuncielli”, piccole monoporzioni di dolce ripiene di pure di castagne e ricoperte di zucchero a velo. Per finire abbiamo gli “struffoli”, deliziose palline di pasta dolce fritte e ricoperto di miele e confettini tritati. Queste sono le prelibatezze tipiche nel Cilento durante i periodi natalizi, anche se tipico sta diventando anche la lavorazione del nostro fico bianco D.O.P.: una volta seccato può essere consumato immerso a metà nella cioccolata fondente, oppure tritato con le mandarle o nocciole e ricoperto completamente dalla cioccolata. Probabilmente in questo periodo viene per lo più consumato nella classica conformazione: “seccato ed impaccato” con una foglia di alloro, scagliette di scorze d’arance e mandorle intere. Anche in questa occasione la nostra gastronomia ci dimostra come sia variegato il ventaglio di prodotti tipici e, soprattutto, di come siano legati alle nostre tradizioni e al nostro territorio. Anche questa volta un buon piatto rappresenta l’epicentro di una serata conviviale, aspettando in famiglia o con amici la veglia di natale. Un piccolo suggerimento in ambito di abbinamenti: per accompagnare queste deliziose pietanze andiamo alla ricerca di qualche buon passito di Fiano del Cilento piuttosto che le bollicine “fuori moda” degli spumanti dolci da confezione natalizia.