Cultura

Non si può parlare. E Pino parla invece. E pure Nino.

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InfoCilento al fianco di Telejato e del pm Di Matteo

Una premessa: questo articolo va' nella sezione Cultura, appositamente in maiuscolo, perchè la criminalità organizzata, la mafia, la camorra o qualsiasi sottospecie di escremento analogo, si combatte solo con l'educazione, con la cultura e con l'informazione.

Pino Maniaci è un direttore di un'emittente telivisiva siciliana, Telejato, che lotta da anni contro la mafia. Operante a Partinico (PA), nel cuore del territorio mafioso siciliano, Maniaci e la sua Telejato operano come

una sorta di ufficio anagrafe della mafia. Fanno puntualmente nomi e cognomi dei mafiosi presenti sul territorio. Per questo, dal '99 Maniaci è perennemente vittima di minacce ed attentati, l'ultimo dei quali si è consumato pochi giorni or sono con l'uccisione dei due suoi cani.
Maniaci, poco tempo fa rilasciò un'intervista in cui dichiarò di essere destinatario di ben 304 denunce: la maggior parte provenienti dalla proprietaria della distilleria del paese, ovviamente in stretto rapporto con la criminalità organizzata, accusata dalla tv di inquinare l'ambiente. "La mafia non spara più, querela", così afferma Pino. "Il nostro modo per combattere i mafiosi è denigrarli: li sfottiamo per far capire che questi non sono uomini d'onore, ma sono dei PDM. Non è un partito, significa 'pezzi di merda' ". Le ultime questioni più spinose trattate da Telejato hanno riguardato i beni confiscati. Pino dice che "quando gli tocchi le tasche s'incazzano".
Pino ha subito anche un tentativo di strangolamento. In ospedale, quando la figlia Letizia (che si occupa del montaggio del tg)lo andò a trovare lui le disse che forse era il caso di rallentare un po'. Letizia, fu secca: "Non ti preoccupare Pa', vado io in Tv a sistemare questi pezzi di merda".
Telejato è una piccola famiglia. Per Pino Maniaci e per i siciliani onesti. E' un baluardo difensivo nel deserto delle istituzioni. Bisogna parlarne, nel silenzio dei media potenti, per risvegliare. E' storia recentissima. La mafia, nel suo senso più lato, riguarda tutti. Si trasforma, entra in politica, spara di meno, fa affari, ha il colletto bianco. Ma ha sempre una paura: la cultura dell'antimafia, la cultura dell'onesta, l'informazione. Per questo InfoCilento, in questa vicenda esprime tutta la sua solidarietà a Pino Maniaci ed a Telejato. Perchè #SiamoTuttiTelejato.

Come Pino, e forse più di Pino, anche Nino parla. Il Nino in questione è Nino Di Matteo, il magistrato palermitano impegnato in prima linea nella trattativa Stato Mafia.
Di Matteo è stato più volte vittima di minacce, tra cui quella proveniente dallo stesso Riina. Lo stesso pentito Galatolo ha dichiarato più volte come il tritolo per l'attentato a Di Matteo sia già stato preparato. Per Messina Denaro il pm "si è spinto troppo oltre".
A Palermo, intanto, si continua ad attendere la nomina del Procuratore capo nell'inefficienza delle istituzioni. Su internet con una petizione ci si chiede se le istituzioni stanno facendo di tutto per proteggere Di Matteo. Chiedono a Renzi di far finta che il tritolo acquistato e nascosto nei bidoni sia esploso, provocando la morte di Di Matteo e dei suoi nove uomini di scorta che aspettavano invano il dispositivo Bombjammer promesso da tempo da Alfano. A quel punto edizioni speciali dei tg e ondate di indignazioni civile (le solite) avrebbero caratterizzato un altro pezzo di storia del nostro Paese. Ecco, allora la domanda sarebbe ancora più cocente: le istituzioni hanno fatto il possibile per difendere Di Matteo?
Borsellino all'alba del suo ultimo giorno di vita scrisse "Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di combattere di quanto io e la mia generazione ne abbiamo avuta".
Non pensare, non parlare, non informare significa morire. Abuso dopo abuso. Violenza dopo violenza. Anche per questo #SiamoTuttiDiMatteo.

*Ritenere questi temi estranei al contesto sociale, politico e territoriale in cui un qualsiasi mezzo di informazione (ma più ancora, un qualsiasi individuo pensante) opera, è sbagliatissimo. Tutti dovremmo indignarci indipendentemente dal luogo in cui viviamo. Perchè il metodo mafioso va estirpato in ogni sua veste. E per farlo, bisogna incominciare a parlarne. Ovunque.


(Pino Maniaci a Telejato)

 

(il pm Nino Di Matteo)

Qui la petizione a favore di Di Matteo.

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