Attualita'

Negato l'accesso agli atti, condannato il sindaco di Rofrano

notizie

E’ stata pubblicata (mercoledì 24 dicembre) la Sentenza sul ricorso proposto, il 26/09 scorso, dal Cons. Giuseppe Viterale, capogruppo di Minoranza, avverso il silenzio-rigetto serbato dal Sindaco del Comune di Rofrano su tredici richieste di accesso documentale. Il Tribunale Amministrativo di Salerno ha accolto pienamente i rilievi di parte, sancendo l’obbligo di garantire il diritto dei Consiglieri di Minoranza alla visione e ad entrare nella disponibilità di dodici atti (per mere ragioni procedurali e non di merito, uno in meno di quanto richiesto) rispetto ai quali il Sindaco stessodirettamente, nella sua qualità di capo dell’Amministrazione nonché di Responsabile dell’Area Economico-Finanziaria e Tecnico-Manutentiva, aveva risolutamente ed immotivatamente perpetrato opera di ostruzionismo.

"Il ricorso giudiziario ha rappresentato l’inevitabile epilogo di un’accorta quanto inutile serie di inviti, solleciti e ammonimenti tecnici proposti dal Gruppo di Minoranza al Sindaco, reiterati più di una volta anche dalla Prefettura di Salerno, al fine di ottenere riscontro alle istanze di accesso avanzate a partire dal mese di Luglio", dicono dall'opposizione. L’intervenuta pronuncia riconosce come legittime e meritevoli di tutela le posizioni espresse dalla Minoranza già in sede extragiudiziaria, disponendo al Sindaco l’ordine di esibire i documenti e di provvedere al rilascio di copia entro 15 giorni dalla comunicazione o notificazione della sentenza, con contestuale condanna alla refusione delle spese legali, a cui si aggiunge la parcella del professionista incaricato dal Comune di Rofrano, Avv. Giovanni Sofia.

Bocciata, così la tesi difensiva del Sindaco, secondo la quale l’accesso “tentato” dal ricorrente "risulterebbe espressivo di un intento emulativo o di un inammissibile programma di controllo generalizzato e diffuso dell’attività comunale", il T. A. R. ha piuttosto riconosciuto il "forse non comune, ma certamente non deprecabile, attivismo del consigliere comunale nell’espletamento del mandato quale consigliere di minoranza", rimuovendo l’illegittimo ostacolo alla sua attività e tutelandone pienamente le prerogative volte alla verifica e al controllo del comportamento degli organi istituzionali decisionali dell’ente locale, in funzione quindi della cura di un interesse pubblico che si realizza nel rispetto delle regole democratiche, nell’occasione palesemente e inescusabilmente disattese dal Sindaco, capace, secondo la testimonianza diretta del Segretario Comunale dott. Sozzo, persino di requisire documenti al fine di impedirne la semplice esibizione ai consiglieri.

"A sei mesi dall’elezione - dice il consigliere Giuseppe Viterale, Capogruppo di Minoranza - il bilancio è quello di un’Amministrazione in evidente difficoltà, asfissiata da un Sindaco autocrate, confuso, riluttante al confronto politico, sprezzante delle regole democratiche, inerte o artefice di scelte di dubbia opportunità e legalità, rispetto alle quali egli stesso stenta o si rifiuta di dare doverose risposte ai cittadini. Il Comune è un presidio di democrazia a tutela e per il progresso dell’intera collettività. Confido che la pronuncia del T.A.R. rinsaldi il buon senso del Primo Cittadino, finora tristemente subalterno ai suoi sodali più arrabbiati, affinchè cessi di considerarsi il padrone del Comune. A Rofrano, è la Minoranza ad occuparsi dell’interesse generale. La Maggioranza risulta ancora non pervenuta, ostaggio del Sindaco e delle sue bizze".

"Il quadro è fosco - aggiunge - programmazione pressochè inesistente, azione amministrativa debolissima, denigrazioni gratuite e angherie politiche nei confronti della Minoranza e della precedente Amministrazione, indicata come responsabile di debiti e sprechi, eppure esempio da imitare (si menziona, emblematicamente, la pedissequa approvazione in Consiglio Comunale, promossa dalla nuova maggioranza, del Bilancio Consuntivo 2013 nella versione deliberata dalla Giunta precedente, senza emendamento alcuno)".

Top
Condividi su Facebook
Condividi su Twitter
Condividi su Whatsapp
Condividi su Linkedin