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Meteo: nuovi cambiamenti climatici sul Cilento e Vallo di Diano

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Nei prossimi giorni, sul nostro continente, si concretizzerà un'importante modifica alla circolazione atmosferica con frequenti ondulazioni delle correnti zonali. La disposizione prevalente del flusso sarà da nord-ovest verso sud-est e trasporterà aria polare marittima fin sul bacino del mediterraneo, prima occidentale e successivamente centrale. La nostra regione subirà effetti differenti, soprattutto a livello termico, dipendenti dalla traiettoria che assumeranno le correnti polari in entrata sul mediterraneo.

E' inutile ricordarvi che la nostra penisola è estesa in latitudine per cui le conseguenze per aree geografiche saranno ben diverse da nord a sud.Inviterei gli addetti ai lavori nel campo giornalistico a fare bene attenzione nel riportare le informazioni meteorologiche a livello nazionale. Uscite come: "arriva il gran freddo o il gelo, neve in pianura, l'inverno fa sul serio ecc.." non riguarderà ogni singola regione e soprattutto, con differenti modalità e tempistiche. Mi preme sottolineare che l'aria polare marittima è la meno fredda tra l'aria artica marittima e artica continentale.
Ma ora il mio compito è spiegare quali effetti subirà la nostra regione derivanti dall'imminente cambio di circolazione.
 
Partiamo con la mappa della pressione in quota e al suolo prevista per le ore centrali di oggi, giovedì 15 gennaio.
L'alta pressione delle Azzorre abbandonerà definitivamente la nostra penisola dirigendosi in pieno oceano atlantico disponendo lievemente il suo asse in senso meridiano. Questo favorirà la discesa di una saccatura colma di aria fredda polare in direzione della Spagna causando un rigonfiamento della superficie isobarica a 500 hpa sul mediterraneo. Un'onda mobile di alta pressione di matrice africana che precederà l'arrivo del primo sistema perturbato, atteso, come vedremo in seguito, nella giornata di sabato. La ventilazione si orienterà prima da sud e poi da scirocco determinando un considerevole aumento delle temperature minime con il ripristino di un normale gradiente termico verticale (fine dell'inversione termica). Con il rimescolamento dell'aria nei bassi strati cesseranno nottetempo anche le nebbie sulle pianure e vallate interne.
In virtù di tale evoluzione, le condizioni meteo-climatiche nei prossimi 2 giorni assumerebbero caratteristiche di inizio autunno! Chiarito il primo step.
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Previsione: Le cartine fanno riferimento alle ore centrali della giornata.
 
Giovedì 15 gennaio: Cielo poco nuvoloso con locali addensamenti nelle aree interne. Nubi basse al primo mattino lungo la costa in dissolvimento nel corso della giornata. Temperature in aumento, specie nei valori minimi della notte. Questo non consentirà la formazione della brina! Venti deboli di direzione varibile con maggiore componente meridionale. Mare poco mosso.
 
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Venerdì 16 gennaio: Condizioni di cielo irregolarmente nuvoloso ovunque, specie nella seconda parte della giornata, senza precipitazioni associate. Temperature massime stazionarie, in ulteriore aumento le minime. Venti in rinforzo da scirocco, mare poco mosso sotto-costa, mosso a largo.
 
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Tendenza successiva: Nella giornata di Sabato la depressione sull'Iberia si muoverà verso levante interessando le regioni settentrionali italiane e successivamente tutto il Tirreno, coinvolgendo, a fine giornata anche la nostra regione. Le correnti si disporranno da libeccio trasportando aria meno temperata. Osservando la mappa in basso, prevista per le ore centrali di sabato, potete rendervi conto quali settori saranno interessati dal gran freddo (gelo). Osservate, inoltre il percorso che dovrà compiere l'aria gelida prima di raggiungere il mediterraneo; un ampio giro durante il quale avrà modo di stemperarsi. Inoltre sulla nostra regione, sarà ancora attivo un richiamo mite, per cui il limite delle nevicate sarà molto elevato (oltre i 1600-1800 metri). Intanto l'anticiclone delle Azzorre farà qualche altro passettino verso nord-est favorendo un'entrata più diretta del freddo sull'Italia. Premetto che si tratterà sempre di aria fredda di natura marittima!
 
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Arriveremo così a domenica quando assisteremo a una rotazione delle correnti da nord-ovest che faranno diminuire in modo un po' più netto le temperature; ecco che la quota neve tenderà ad abbassarsi ponendosi presumibilmenteintorno ai 1400-1500 metri. Un tipo di tempo tardo-autunnale con prospettive di freddo crescente durante la prossima settimana, associato al transito di altre perturbazioni. Ci attende, probabilmente, una fase più o meno lunga, dal sapore invernale. Rispettando i limiti temporali imposti dalla scienza, ritengo che almeno fino a metà della prossima settimana non assisteremo anessun'ondata di freddo eclatante bensì una fase dal sapore invernale che non abbiamo vissuto durante lo scorso inverno. Pertanto ritengo ingiustificati i proclami a gran voce circa l'arrivo dell'inverno crudo o, magari, meravigliarsi nel vedere imbiancate le alte colline e le montagne. Nevicate abbondanti in appennino alle quote medie (800-1000), nel pieno della stagione invernale, è cosa buona e giusta; non credete?
Per ulteriori informazioni MeteoCilento.it

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