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M5S: Tofalo prepara interrogazione su Gal Cilento

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Il Movimento 5 Stelle punta i riflettori sul Gal Cilento. In una nota il deputato Angelo Tofalo ha annunciato un'interrogazione parlamentare su presunti intrecci tra amministratori, tecnici e Fondi Europei.

Tofalo in particolare, denuncia l'utilizzo dei fondi PSR "veicolati tramite il Gruppo di Azione Locale (GAL) che è costituito nella Cilento Rigeneratio Srl” e destinati soprattutto "per la realizzazione di strutture ricettive e di ristorazione ricollegabili a familiari di tecnici e politici". 

"Il GAL - evidenzia il parlamentare del Movimento 5 Stelle - è formato al 50% da enti pubblici (Comuni e Unione di Comuni), per il restante da privati. La composizione della componente privata è però fortemente squilibrata dalla golden share della Fondazione Gian Battista Vico, l’istituto culturale finanziato dalla Regione Campania presieduto dal prof. Vincenzo Pepe il quale controlla, considerata la partecipazione anche di Fare Ambiente l’associazione ambientalista‐nuclearista presieduta sempre dallo stesso Pepe, oltre la metà delle quote private".


"Tolte le partecipazioni degli istituti finanziari, a conti fatti ai rimanenti operatori socioeconomici - prosegue Tofalo - non rimane che una quota estremamente minoritaria (meno del 10%). Ne deriva che viene così snaturata tutta la ratio della iniziativa comunitaria e che tanto per cambiare le funzioni di Presidente, Vicepresidente e Coordinatore Generale vengano svolte da tre politici (rispettivamente l’attuale Sindaco di Magliano Vetere, l’ex vicesindaco di Agropoli e l’attuale vicesindaco di Torchiara)".


"Da questa impostazione - denuncia il deputato cinque stelle - si evidenzia l’ennesima riprova della gestione non appropriata di ogni iniziativa che si va a proporre: nessun reale contributo per la crescita del territorio, iniziative a esclusivo appannaggio di operatori economici “amici” e finanziamenti che vanno a finire ai soliti noti. E’ andata così ad esempio per la passata iniziativa di promozione gastronomica “Il Bianco del Cilento”, finanziata appunto attraverso il GAL. L’evento ha previsto un interessate “Laboratorio di degustazione sensoriale” curato da una nota azienda locale la cui responsabile della comunicazione eventi, moglie di uno dei soci, è anche collaboratrice proprio della Fondazione Gianbattista Vico e della Associazione Fareambiente.
Nel merito si è scelta paradossalmente una azienda che, non avendo la certificazione DOP e addirittura importando e confezionando produzioni fuori territorio, sfavorisce e svaluta la produzione locale. Proprio quella produzione locale che il GAL dovrebbe invece difendere".


"Continueremo a seguire con molta attenzione queste delicate vicende - conclude Tofalo - che se condotte in maniera chiara e sana potrebbero valorizzare i nostri territori".

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